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Quante vittorie servono al Napoli per evitare una clamorosa retrocessione in Serie B

Un cattivo pensiero che emerge per quanto s’è visto finora: 4 sconfitte su 7 complessive sono arrivate nelle ultime 7 gare con Mazzarri in panchina. Un dato, però, fa tirare un sospiro di sollievo.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Napoli ha chiuso il girone di andata a 28 punti, al 9° posto.
Il Napoli ha chiuso il girone di andata a 28 punti, al 9° posto.

Il Napoli ha chiuso il girone di andata al 9° posto con 28 punti. Ne ha 22 in meno rispetto all'anno scorso, quando dominava in campionato. È estromesso già da tempo dalla lotta scudetto (-20 dall'Inter capolista, -18 dalla Juve seconda e con entrambe ha perso). È fuori dalla zona Coppe: allo stato dei fatti non riuscirebbe nemmeno a qualificarsi per la Conference League.

Dopo il rovescio di Torino, il quarto posto che vale la Champions League è un miraggio distante 5 lunghezze. Non tutto è perduto, è l'auspicio di De Laurentiis che non può (né vuole) fare altri salti nel vuoto dopo aver esonerato Rudi Garcia: per adesso Mazzarri resta alla guida della formazione.

Lobotka sotto il settore dei tifosi partenopei: chiede scusa per il ko pesante e per il momento no.
Lobotka sotto il settore dei tifosi partenopei: chiede scusa per il ko pesante e per il momento no.

Il saldo negativo fa il paio con l'atteggiamento remissivo della squadra, completamente in balia di se stessa, incapace di trovare stimoli e forza mentale per reagire alla situazione, priva di un'identità di gioco, monca perfino nell'orgoglio di portare sul petto quel titolo di campione d'Italia finito nella polvere in pochissimo mesi.

Chi avrebbe mai immaginato una metamorfosi così disastrosa? Una parabola preoccupante che porta a farsi due conti buttando un occhio anche alle spalle. Proprio così anche se ragionare di ‘lotta salvezza' può sembra un'assurdità rispetto al valore della rosa e alle ambizioni iniziali. Le cose, però, sono cambiate di colpo, in fretta, oltre ogni previsione nefasta al punto da lasciare spazio all'ansia da triste presagio.

Azzurri a capo chino dopo lo stop incassato anche a Torino contro i granata.
Azzurri a capo chino dopo lo stop incassato anche a Torino contro i granata.

Un cattivo pensiero che emerge per quanto s'è visto finora: 4 sconfitte su 7 complessive sono arrivate nelle ultime 7 gare con Mazzarri in panchina; il Napoli non segna da 3 gare e addirittura col Monza in casa s'è salvato solo per la prodezza di Meret su rigore; sono 11 le reti incassate (24 totali, 11ª difesa della Serie A) rispetto alle 4 realizzate sotto la gestione attuale. La stessa media dell'allenatore fa tremare le vene ai polsi: 1 punto a match, pazzesco.

Ecco perché il +14 in classifica sul Verona terzultimo è un dato che regala un sospiro di sollievo anche agli inguaribili ottimisti a quanti, sopraffatti dalla delusione, sono stati sfiorati anche dalle eventualità più funeste. Al Napoli che fa gli scongiuri bastano 3 vittorie per stare al sicuro: 9 punti, così da raggiungere quota 37 che vale la salvezza in Serie A alla luce del trend di rendimento e dei risultati delle squadre coinvolte nella zona calda del torneo (tenendo conto anche di quanto accaduto nelle ultime 5 stagioni).

Ma davvero questa squadra è ridotta così male da preoccuparsi più di quel che accade alle spalle e non davanti? Il derby con la Salernitana al Maradona (contro i granata ha sofferto anche la Juve, trascinata da Vlahovic) è il primo esame dopo l'effetto elettroshock di questi mesi.

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