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Quante giornate di squalifica rischia Lukaku dopo l’espulsione con la Fiorentina: nessun dubbio

Romelu Lukaku è stato espulso in Roma-Fiorentina. Il bomber giallorosso salterà certamente la partita con il Bologna, ma dovrebbe esserci contro Napoli e Juventus.
A cura di Alessio Morra
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La Roma contro il Bologna, nel prossimo turno di campionato, rischia di non giocare con la coppia d'attacco titolare. Dovrà scontare un turno di squalifica Lukaku, mentre Dybala ha riportato l'ennesimo problema muscolare. Il belga nonostante l'entrataccia che gli è costata il rosso contro la Fiorentina dovrebbe subire solo un turno di stop, regolamento alla mano. Le sfide successive contro Napoli e Juventus dovrebbero essere salve.

Roma-Fiorentina era iniziata in modo meraviglioso per il bomber che sfruttando un assist di Dybala aveva segnato dopo appena cinque minuti di gioco, ma in un focoso secondo tempo, nel quale i viola sono pervenuti al pari, Lukaku è stato espulso per una durissima ai danni di Kouame. Rosso per l'ex nerazzurro e Roma in nove, era stato espulso pure Zalewski. La partita finisce 1-1. Con due uomini in meno i giallorossi salvano comunque il risultato e con questo punto sono solitari al quarto posto, cosa mai accaduta nei due anni precedenti con Mourinho a campionato inoltrato.

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A bocce ferme ci si chiede quante giornate di squalifica rischia Lukaku per l'entrata a gamba alta su Kouame che per poco non scatenava una rissa tra le panchine, placata da Mourinho. La domanda è lecita e lo è fortemente se si guarda soprattutto al calendario della squadra giallorossa che sfiderà tre delle prime sei della classe da qui a fine anno e cioè Bologna, Napoli e Juventus.

Naturalmente tutto dipende da ciò che scriverà l'arbitro Rapuano nel referto, ma regolamento alla mano lo stop dovrebbe essere di un solo turno. Il fallo è stato duro sì, ma non ha protestato né con l'arbitro né con i suoi collaboratori. L'articolo 39 FIGC stabilisce che: "Ai calciatori responsabili di condotta gravemente antisportiva, commessa in occasione o durante la gara, è inflitta, salva l’applicazione di circostanze attenuanti o aggravanti, come sanzione minima la squalifica per due giornate".

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Il primo cartellino rosso in 388 partite (tra Premier League e Serie A) dunque impedirà di giocare con il Bologna, perché il ‘grave fallo di gioco' costa un turno di squalifica, non due e non tre perché non c'è stata in alcun modo condotta violenta. Certa dunque la presenza contro il Napoli il 23 dicembre all'Olimpico e contro la Juventus, il 30.

Impossibile lo stop di tre giornate, anche in questo caso il regolamento, all'articolo 38 parla chiaro perché solo in caso di condotta violenta nei confronti di altri calciatori c'è uno stop così ampio: "Ai calciatori responsabili di condotta violenta nei confronti di calciatori o altre persone presenti, commessa in occasione o durante la gara, è inflitta, salva l’applicazione di circostanze attenuanti o aggravanti, come sanzione minima la squalifica per tre giornate o a tempo determinato. In caso di particolare gravità della condotta violenta è inflitta al calciatore la squalifica per cinque giornate o a tempo determinato".

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