Quando Papu Gomez ‘anticipò’ cosa stava per succedere con Gasperini e l’Atalanta
I tifosi dell'Atalanta forse potranno rimproverare diverse cose al Papu Gomez nel giorno in cui l'addio alla Dea, ormai quasi scontato, diventerà realtà. Ma tra queste non ci sarà nulla che potrà mettere in discussione la lealtà e la sincerità nei loro confronti. La lunga storia del Papu in nerazzurro è ai titoli di coda dopo la lite con Gasperini deflagrata in occasione della partita con il Midtjylland e proseguita nelle settimane successive senza alcun margine di ricomposizione della frattura. La società ha deciso di stare dalla parte del tecnico e ha di fatto messo il capitano della squadra sul mercato.
Un epilogo clamoroso, la storia più sorprendente dell'ultima parte di 2020, che in qualche modo – chiaramente senza alcun tipo di preavviso – lo stesso Papu Gomez aveva anticipato nei mesi scorsi. Si torna indietro ai tempi del lockdown, del campionato fermo e delle dirette Instagram. In occasione di una delle chiacchierate concesse a favore di social, con l'account del suo centro medico-sportivo Perform, il Papu affrontò un tema da sempre delicato: le promesse dei calciatori. E lo fece in modo non banale, come suo solito.
"Prometto amore solo a mia moglie Linda. Lo dico sempre ai giovani: non promettete amore, non baciate nessuna maglia. Il calcio cambia velocemente e dopo finisce male. Io non ho baciato nessuna maglia: potevo farlo con l’Arsenal, con il Catania, con l’Atalanta in quasi 300 partite. Ma non voglio passare come uno finto. Magari domani litigo con il presidente o con l’allenatore e me ne devo andare, capito?".
Lo scenario allora immaginato a puro titolo esemplificativo, è diventato oggi realtà. Gomez ha litigato Gasperini e si vedrà costretto – salvo ribaltoni ad oggi improbabili – a dover lasciare l'Atalanta. Quando lo farà, potrà avere qualche rimpianto. Ma non quello di aver giurato amore eterno all'Atalanta.