Quando Maradona intervistò sé stesso: “Cosa direi alla mia morte? Grazie per aver giocato a calcio”
Diego Armando Maradona è morto, all'età di 60 anni per un arresto cardiocircolatorio. Una notizia tragica che ha scosso il calcio, lo sport, il mondo nella sua interezza. Nessuno ha potuto di non avere un ricordo, un'immagine, una frase, un momento legato al Pibe de Oro che sempre, nel bene e nel male, è stato protagonista negli ultimi 40 anni segnando la vita di tutti.
Eroe e dannato, leggenda e condanna, amato e odiato, Diego Armando Maradona ha lasciato sempre un segno, personaggio straordinariamente unico dentro e fuori il campo, nella vita di tutti i giorni e nei novanta minuti tra un fischio e l'altro. E così, anche nel giorno della sua morte, torna prepotente anche una sua intervista in particolare, che rilasciò a se stesso, parlando proprio del suo funerale.
Anni fa, Diego Armando Maradona aveva già pensato a questo momento e alle parole che gli sarebbe piaciuto sentire al proprio funerale. Lo raccontò in modo quasi divertito, di certo unico come lui solo poteva e sapeva fare, durante il programma "La noche del 10", in cui si era auto intervistato. Seduto a un tavolo "faccia a faccia" con se stesso, Diego chiese a Diego "se dovessi dire due parole a Maradona dal cimitero, cosa diresti?". E la risposta fu semplicemente perfetta: "Grazie per aver giocato a calcio. Perché è lo sport che mi ha dato più gioia, più libertà, è come aver toccato il cielo con le mie stesse mani. Grazie alla palla"
La stessa ‘pelota' che lo accompagnò per una vita, da quando sin da piccolo mostrò al mondo il proprio immenso estro sui campi della periferia argentina fino a toccare l'apice del calcio mondiale vincendo da protagonista con il Boca, il Barcellona, il Napoli, l'Argentina. Nel corso della sua straordinaria e unica carriera, Diego Armando Maradona ha iniziato vincendo titoli in Argentina con la maglia del Boca Juniors, continuando in Spagna con il Barcellona e proseguendo in Italia con il Napoli. Senza dimenticare la Coppa del Mondo, conquistata in Messico '86 con la nazionale argentina.