Quando Maradona giocò una partita con il Granada (ed era ancora del Napoli)
Granada è nota in tutto il mondo. Prima di tutto perché è una città antichissima e splendida, è una delle più belle d'Europa, oltre che di Spagna, ed è nota anche grazie alla musica, perché una canzone dedicata a Granada è stata cantata da tantissimi big della musica dai Tre Tenori fino a Claudio Villa. A livello calcistico invece quello del Granada non è un nome notissimo a livello internazionale. Perché questo club non ha vinto nemmeno un trofeo e ha come massimo risultato la finale di Coppa del Re del 1959. Da quando ha cambiato proprietà la società spagnola ha preso vigore ed è riuscita a qualificarsi anche per l'Europa League. Ma c'è stato un momento preciso in cui tutto il mondo dello sport o meglio del calcio ha sentito parlare del Granada. Esattamente il 16 novembre del 1987 giorno in cui la squadra andalusa schierò con la maglia numero 9 Diego Armando Maradona.
Maradona in prestito al Granada per una partita nel 1987
Questa storia è figlia di un altro calcio, sono passati più di trent'anni certo, lo sport si è trasformato e oggi sarebbe inimmaginabile vedere un calciatore tesserato per una squadra disputare, nel corso della stagione, un'amichevole con la maglia di un altro club. Questa storia ha dei contorni leggendari perché il calciatore in questione si chiama Diego Armando Maradona, scomparso a 60 anni lo scorso 25 novembre. Maradona aveva appena conquistato lo scudetto, che Napoli festeggiò per la prima volta nella sua storia il 10 maggio 1987, e dopo averlo vinto fece molte pressioni sul club che acquistò i suoi fratelli calciatori: Hugo e Raul detto Lalo. Il primo fu ceduto in prestito all'Ascoli, il secondo invece passò al Granada, che nel contratto d'acquisto pretese un'amichevole con Diego in campo, e pure Hugo. Tutti e tre i fratelli Maradona giocarono assieme con la maglia del Granada, e D10S non prese la numero 10.
Novembre 1987. Il campionato di Serie A è fermo, perché si disputano le gare di Qualificazioni a Euro '88, l'Italia deve battere la Svezia per qualificarsi e lo fa a Napoli con una doppietta di Vialli. Maradona vola in Spagna con l'ok del club partenopeo per giocare un'amichevole con il Granada che per celebrare l'evento ha invitato il Malmoe FF, squadra svedese che in rosa aveva due ragazzi di talento Schwarz e Dahlin e in panchina un allenatore inglese Roy Hodgson, che è tutt'ora in panchina ed ha guidato l'Inter e la nazionale dell'Inghilterra.
Di quella partita Maradona si disse entusiasta: "È uno dei giorni più felici della mia vita, davvero. Giocherò con le due persone che amo di più nella mia vita". Al punto da lasciargli anche la maglia numero 10, andata sulle spalle di Lalo: "L'unico a cui posso lasciare il mio numero". Di Lalo, in particolare, disse parole di una certa importanza: "Tecnicamente è molto meglio di me e di Hugo. È più elegante e più dotato". Attestato di stima che non ha poi trovato riscontro sul campo.
Maradona gol su punizione con la maglia del Granada
Diego svetta su tutti, come potrebbe non esserlo, ma svetta pure perché quando le squadre entrano in campo i tre fratelli si mettono in fila, uno al fianco dell'altro. Sono ben riconoscibili. Solo Lalo ha la maglia con il nome dello sponsor. I fotografi scattano, le telecamere li immortalano. Lo stadio è stracolmo. Maradona, quello vero, ha il numero 9 e gioca come se fosse una partita vera. Il Malmoe passa con un gol di Palmer, Lalo pareggia subito, nella ripresa c'è il gol del nuovo vantaggio svedese con Johansson. Hodgson, che effettua solo un cambio, vede svanire il successo nel finale. Maradona, Diego Armando il più grande dei fratelli, al 77′ con un calcio di punizione fantastico fredda Fedel, poi la squadra guidata da Peirò (gloria della grande Inter di Herrera e Moratti) si impone nel finale con un gol di Manolo che fissa il punteggio del definitivo 3-2.
La maglia del Napoli la vestì pochi giorni dopo e come se nulla fosse successo Maradona torna a far gol, ne realizzò uno al 3′ di un Napoli-Torino terminato 3-1 per i partenopei – doppietta di Careca e gol di Bergreen. Andò male la stagione del Granada che retrocesse con Lalo che poi iniziò a girare il mondo, retrocesse anche Hugo con l'Ascoli.