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Quando José Mourinho era il nemico della Roma: “Finiranno con zero tituli”

José Mourinho è tornato in Italia 11 anni dopo il triplete all’Inter, ora allena la Roma che è stata, in quegli anni, una delle sue principali rivali in nerazzurro.
A cura di Marco Beltrami
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José Mourinho è da qualche mese l'allenatore della Roma. 11 anni dopo i fasti dell'Inter, il manager portoghese è tornato a lavorare in Italia ed ha scelta la Roma con cui duellò a lungo per lo Scudetto nella sua seconda e ultima annata milanese dopo averla battuta in Supercoppa e nella finale di Coppa Italia. Con i giallorossi non mancarono all'epoca anche i momenti di "tensione", con la celebre conferenza stampa post Inter-Roma, in cui rispose alle polemiche per il contestato rigore su Balotelli, con l'indimenticabile riferimento agli "zero tituli".

Quando Mou era il rivale della Roma

Quando Mourinho aveva aperto ad un clamoroso ritorno in Italia in pochi potevano immaginare che si passasse dalle parole ai fatti. E invece c'è stata la firma con i giallorossi che sono stati nel biennio interista la grande rivale del portoghese, che vinse il primo titolo nel Belpaese contro i giallorossi, con la vittoria della Supercoppa Italiana, nel 2008. Poi nella stagione successiva ecco il duello serrato in campionato, con il trionfo dei nerazzurri "agevolati" anche dal celebre tonfo interno dei capitolini di Ranieri contro la Samp. A chiudere infine l'affermazione in Coppa Italia con l'Inter che s'impose di misura proprio sulla Roma.

Le polemiche tra Mourinho, l'Inter e la Roma

Quando però si pensa a Mourinho e alla Roma, il pensiero non può che andare al 3 marzo 2009 e ad una conferenza stampa passata alla storia. Dopo un pirotecnico Inter-Roma 3-3, polemiche a non finire per un calcio di rigore dubbio conquistato e realizzato da Balotelli. Se Spalletti fu durissimo ("Non ci sto a passare anche per cog****e, a farmi prendere per il culo. La verità è che il rigore non c'era, che la Roma meritava di vincere e non l'ha potuto fare per colpa di quel rigore"), sulla stessa lunghezza d'onda furono anche Daniele De Rossi e Bruno Conti, con quest'ultimo all'epoca direttore tecnico che sbottò contro Mou ("Complimenti a Mourinho, per come insegna l'educazione a Balotelli", in riferimento all'esultanza provocatoria di SuperMario).

La celebre conferenza stampa degli zero tituli

La risposta di Mourinho arrivò poche ore dopo, con parole diventate poi virali e rimaste a lungo nell'immaginario collettivo. Un monologo passato alla storia, con il riferimento agli "zero tituli", diventato indimenticabile: "Non mi piace prostituzione intellettuale, mi piace onestà intellettuale. Mi sembra che in questo momento, negli ultimi giorni, grandissima manipolazione intellettuale, grandissima. Grandissimo lavoro organizzato per cambiare e manipolare opinione pubblica: negli ultimi due giorni non si è parlato di una Roma con grandissimi giocatori, con tanti calciatori che volevo avere con me e che finirà la stagione con zero tituli".

Un Mourinho contro tutti, capace di lanciare bordate anche contro il Milan e la Juventus, sottolineando la disparità di trattamento ricevuta nel giudizio sugli episodi arbitrali. Il tutto puntando il dito anche contro Ranieri all'epoca mister dei bianconeri, e Spalletti, condottiero giallorosso: "Abbiamo vinto solo una partita con un errore arbitrale, a Siena. Ranieri? Se lui è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è  andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco. Io parlo con la stampa perché sono obbligato. Spalletti parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita". Ora però il passato è passato e Mou pensa solo alla Roma.

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