Quagliarella cuore Samp dopo la retrocessione: “Se potrò, farò qualcosa anche fuori dal campo”
Dejan Stankovic l'aveva schierato titolare nella gara contro l'Udinese che ha poi decretato la retrocessione matematica in Serie B della Sampdoria. Fabio Quagliarella c'aveva messo tutto sé stesso per provare a compiere un miracolo insieme ai suoi compagni e a tutto il popolo blucerchiato. Il 2-0 dei friulani alla Doria però è stata l'ultima sentenza di una stagione assolutamente da incubo per la Sampdoria. Le incertezze societarie e un futuro in chiaroscuro che sembra essere sempre più avviato verso una ripartenza tra i dilettanti, hanno destabilizzato completamente un ambiente che non è mai riuscito a trovare l'equilibrio giusto per raddrizzare la stagione.
È successo così che con 4 giornate dalla fine il capitano abbia provato a prendersi in mano la squadra trascinandola per tutto il tempo fino a quando Stankovic non ha deciso di sostituirlo con Jese. Qualche parola pronunciata all'orecchio prima di dirigersi in panchina per poi rientrare in campo a fine partita per salutare i tifosi che in massa avevano raggiunto la squadra alla Dacia Arena.
Occhi lucidi, sguardo triste e quella sensazione di impotenza che mai come in questo caso assale uno dei giocatori più rappresentativi della nostra Serie A capace di trainare la Sampdoria con un rendimento impressionante negli ultimi campionati a suon di gol. Nella giornata di oggi, dopo aver metabolizzato il tutto, Quagliarella ha pubblicato sui suoi account social una lettera e forse anche una promessa al club mettendosi completamente a disposizione anche fuori dal rettangolo verde.
Quagliarella scrive al club e al tifoso doriano con tutto l'amore possibile: "Cara Sampdoria, sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai”. Il giocatore inizia così la sua lettera sottolineando come lui ci sarà sempre per una squadra e una società che gli ha consentito di rinascere negli ultimi anni della sua carriera: "Oggi è un giorno triste, la fine di un rosario sportivo del quale dobbiamo chiedere scusa a tutti, soprattutto ai tifosi, che sono stati sempre i migliori, che hanno tenuto acceso la luce in ogni occasione, hanno regalato di questa stagione l’immagine migliore – continua il capitano della Sampdoria – Oggi è un giorno triste, ma non può e non deve essere l’ultimo della storia della Sampdoria".
Il capitano continua: "Non dipende più da noi calciatori, ma se dovesse servire, se potrò fare qualcosa, soprattutto ancora in campo o anche fuori, io per questi colori, per questa maglia, per questa Genova che è la mia seconda casa, per continuare a ricambiare del tanto che ho avuto, ci sarò". Quagliarella fa sapere di essere disposto ad aiutare il club in questo momento difficile dando un supporto anche non necessariamente in campo da giocatore: "Lo dico oggi che ci sarò perché non voglio arrendermi alla tristezza, perché la nostra Unione non finirà comunque mai". Il capitano chiude con una frase: “Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai”.