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Proposta rivoluzionaria in Premier League: gli arbitri potrebbero allenarsi con i club

Dalla prossima stagione gli arbitri inglesi potrebbero allenarsi nelle strutture dei club di Premier League: una proposta rivoluzionaria.
A cura di Vito Lamorte
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C'è sempre più dibattito in merito alla figura dell'arbitro e al modo in cui si relaziona con i calciatori. C'è chi punta sul dialogo e chi usa toni più ‘militareschi' per far capire chi comanda in campo. Approcci diversi, che possono funzionare in alcuni casi e in altri meno. Dipende da tante situazioni e dal momento che si sta vivendo.

Per cercare di migliorare il rapporto tra i giocatori e i direttori di gara dall'Inghilterra potrebbe arrivare un cambiamento significativo in vista della prossima stagione: secondo quanto riportato dal tabloid Daily Mail, gli arbitri della massima divisione inglese potrebbero allenarsi con le squadre della Premier League nei vari centri sportivi dei club durante la settimana. Una proposta rivoluzionaria che cambierebbe completamente il modo in cui è stato vissuto fino ad ora il calcio.

Approfittando della pausa per gli impegni delle nazionali, il commissario collegiale della Premier ha incontrato gli allenatori in Inghilterra per discutere di questioni come il funzionamento del VAR, il modo in cui intervengono gli assistenti in occasione del fuorigioco e sui tempi di recupero di ogni partita.

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In quello stesso incontro, l'allenatore del Manchester United, Ralf Rangnick, sarebbe stato il promotore di questo nuovo provvedimento per cercare di migliorare i rapporti tra giocatori, allenatori e arbitri.

Di fronte alla proposta rivoluzionaria di Rangnick, il quotidiano inglese riporta che la maggior parte dei partecipanti a quell'incontro avrebbe accolto favorevolmente le parole del tecnico tedesco e il commissario proporrà organismo arbitrale PGMOL in vista della prossima stagione.

Sebbene i dettagli non siano ancora conosciuti, una mossa del genere vedrebbe gli ufficiali utilizzare le strutture dei club e arbitrare le partite di allenamento per tentare di costruire una relazione con gli atleti, oltre ad una migliore comprensione di alcune scelte durante le gare ufficiali. Rangnick, inoltre, crede che portare Anthony Taylor, Michael Oliver e Kevin Friend nei centri di sportivi dei club consentirebbe loro di conoscere i giocatori e potenzialmente abbattere i negativi preconcetti che spesso albergano da parte di alcuni nei confronti di altri.

Se questa proposta andasse a buon fine, poi bisognerebbe vedere in che modo verrà organizzata per evitare polemiche e se le altre leghe proveranno a copiare questa novità del modello inglese.

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