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Proiettili in una busta e blitz sotto casa: Ferrero sporge denuncia contro ignoti

Il patron blucerchiato, che da tempo è nel mirino di parte della tifoseria della Sampdoria, ha denunciato alla polizia gli ultimi atti intimidatori a cui è stato sottoposto: “Chi mi minaccia è invisibile, non so chi siano i mandanti, ma vado avanti a barra dritta con il mio lavoro cercando di fare sempre meglio. Ho paura per i miei figli, solo questo”.
A cura di Alberto Pucci
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Il clima di tensione che c'è da tempo tra Massimo Ferrero e alcuni tifosi non accenna a placarsi. Il presidente della Sampdoria, finito anche nel mirino della protesta del popolo blucerchiato, lo ha confermato anche nelle ultime ore quando ha sporto denuncia contro ignoti davanti ai poliziotti della Capitale: il tutto dopo aver ricevuto offese irripetibili dentro e fuori dallo stadio ‘Ferraris', minacce molto pesanti ("Ti facciamo fuori, guardati le spalle", "Ti ammazziamo") e altri atti intimidatori come l'invio di alcuni proiettili a casa sua e il blitz sotto l'abitazione di Roma.

Le minacce di alcuni ultrà blucerchiati

Nello scorso agosto la tifoseria della Sampdoria era anche scesa in piazza, tappezzando Genova di manifesti raffiguranti il volto del patron doriano all’interno del segno di divieto: un'iniziativa arrivata a qualche mese di distanza, dal pericoloso ‘faccia a faccia' tra alcuni ultrà e Ferrero all'esterno di un noto ristorante genovese. Dopo aver sopportato a lungo, questa volta Ferrero non è riuscito a sorvolare sopra agli episodi e si è così rivolto alle forze dell'ordine. "Ci convivo male, ma ci convivo e seguo la mia strada", ha dichiarato il presidente, durante un'intervista concessa all'emittente ligure ‘TeleNord'.

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La paura del presidente

"Certo, sarebbe meglio non riceverle queste minacce perché non sai mai chi hai davanti – ha aggiunto il proprietario del club ligureChi mi minaccia è invisibile, non so chi siano i mandanti, ma vado avanti a barra dritta con il mio lavoro cercando di fare sempre meglio. Ho paura per i miei figli, solo questo, ma il lavoro mi aggrada e non mi fa pensare a persone che, se fanno quello che fanno, hanno qualche problema. Vengano a dirmelo vis a vis, io voglio bene a tutti".

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