Procura FIGC apre fascicolo sul caso Portanova: valutazioni su intervento della giustizia sportiva
La vicenda di Manolo Portanova sta prendendo sempre più piede nell'opinione pubblica dopo la sentenza di primo grado del Tribunale di Siena, che ha condannato il calciatore del Genoa a 6 anni per violenza sessuale di gruppo. Nelle ore successive si è creato un dibattito importante sul fatto che il suo club aveva stabilito che il giocatore avrebbe continuato ad allenarsi con i compagni e ad essere convocato per le partite ma nel giro di poche ore è cambiato tutto.
Nella prima gara che si è disputata dopo la sentenza, Genoa-Sudtirol, il giocatore è stato convocato ma è andato in tribuna perché la società ligure si è accorta di non avere soltanto un problema legale con il calciatore ma la questione è molto più complessa.
Intanto la Procura federale della FIGC ha aperto un procedimento sul caso del calciatore dopo aver trasmesso la richiesta degli atti processuali al Tribunale di Siena: dopo aver esaminato il fascicolo valuterà se intraprendere iniziative da parte della giustizia sportiva.
Al momento, per quanto riguarda la parte sportiva, toccherà all’allenatore Alberto Gilardino decidere se Portanova possa essere inserito fra gli uomini a disposizione: come già anticipato, nell’ultimo match con il Sudtirol era stato convocato ma è finito in tribuna e non dovrebbe andare ad Ascoli con la squadra.
Il Genoa si è accorto con parecchio ritardo che la vicenda è molto delicata e anche parecchio scomoda per la società: nel caso in cui il legale di Portanova dovesse fare ricorso in Appello e poi in Cassazione, la sentenza passerà in giudicato non prima della fine del 2023. Un lasso di tempo troppo lungo per poter pensare di rimandare qualsiasi tipo di decisione al termine del procedimento.
Per questo motivo la società ligure starebbe pensando ad una exit strategy per evitare che la vicenda possa travolgere l’ambiente e la squadra.