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Processo per plusvalenze, Gravina non ha mezzi termini: “Ennesima lacerazione del sistema”

Mentre è in pieno svolgimento l’inchiesta, il numero uno della FIGC ha ribadito con fermezza la volontà di porre fine a questa stagione: “Il calcio si deve riformare, nella cultura e nella governance”
A cura di Alessio Pediglieri
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Mentre è in pieno svolgimento il processo per le plusvalenze, filone all'interno della più ampia inchiesta sportiva denominata "Prisma",  il numero uno del calcio italiano, Gabriele Gravina, non ha avuto mezze misure nel definire la situazione attuale, a margine di un momento di vera sportività: l'assegnazione del Premio Enzo Bearzot, andato all'allenatore De Zerbi dello Shakhtar Donetsk. Una piaga che riporta il calcio indietro negli anni e che richiede una immediata presa di posizione da parte delle istituzioni.

Prima di tutto le tempistiche: per giovedì 14 aprile p stata convocata l'assemblea della Lega di serie A che vedrà di fronte i presidenti, dirigenti e rappresentanti del nostro calcio per parlare di indici di liquidità che sono stati da tempo motivi di contesa tra i vari club e che adesso la FIGC vuole imporre come elemento cardine sia per la gestione delle trattative di calciomercato, sia per l'ammissione al campionato. Argomento delicato, che nel recente passato aveva visto anche alcuni club alzare la voce verso altri, nel sospetto che le regole non fossero uguali per tutti.

Toccherà al neo presidente di Lega, Lorenzo Casini, iniziare subito a farsi valere in un momento più che caldo: in C è fallito il Catania con relativa feroce polemica delle altre società più o meno penalizzate per la decisione di esclusione del club etneo al campionato (e revisione della classifica); in Serie A si sta litigando sul disputare i recuperi, tra chi chiede vittorie a tavolino e chi invoca i precedenti in cui le gare si sono giocate; poi l'inchiesta sulle plusvalenze e i bilanci . Tanto basta per avere di che discutere per mesi e mesi e invece bisognerà accorciare i tempi.

Per il 20 aprile è previsto un consiglio federale della FIGC dove si tireranno le somme e si dovrà delineare l'eventuale riforma richiesta da Gravina che potrebbe partire sin da giugno, perché la situazione attuale pretende dei cambiamenti radicali: "Il processo sulle plusvalenze" ha sottolineato il numero uno della FIGC "rappresenta chiaramente l'ennesima lacerazione all'interno del nostro sistema. Non entro nel merito ma mi rammarico che su questo tema, molto attenzionato, sensibile e delicato ancora una volta non si riesca mai a trovare una soluzione, condivisa. Adesso il calcio deve cambiare, con azioni nella governance e nella cultura"

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