Processo Juventus, Nedved prosciolto: è l’unico a salvarsi tra i vecchi dirigenti al comando
Poco prima del fischio d'inizio della partita contro l'Empoli la Juventus ha potuto conoscere il suo destino: dopo una giornata di consultazioni la Corte di Appello Federale della Figc ha emesso la sua sentenza, punendo il club bianconero con 10 punti di penalizzazione in classifica. La sanzione è stata ridotta rispetto alla pena di 11 punti richiesta dal il capo della Procura Figc Giuseppe Chinè.
La nuova penalità ridisegna la classifica e la lotta all'Europa a due giornate dalla fine del campionato, con il verdetto che è arrivato pochi minuti prima che i ragazzi di Allegri scendessero in campo contro la l'Empoli. La sentenza ha anche prosciolto alcuni dirigenti e consiglieri del CdA della Juventus, fra tutti Pavel Nedved, unico membro della vecchia dirigenza del club ad aver evitare l'inibizione.
Come si legge infatti, la Corte d'Appello Fedeale infatti "proscioglie dalle incolpazioni ascritte i sigg.ri Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano". All'ex giocatore infatti era stata contestata la violazione dell'articolo 4, comma 1, del codice di giustizia sportiva, con una conseguente inibizione temporanea di mesi 8 a svolgere attività in ambito FIGC.
La nuova sentenza invece ha capovolto la situazione, prosciogliendo Nedved da ogni accusa e cancellando di fatti il provvedimento precedente. Le sanzioni invece non sono state annullate agli altri membri della vecchia dirigenza della Juventus che si sono dimessi dalle rispettive cariche dopo il terremoto che ha coinvolto il club.
Restano in vigore le sanzioni per Paratici (inibizione di 30 mesi che lo ha portato alle dimissioni dal Tottenham), Cherubini (16 mesi) e per l'ex presidente Andrea Agnelli che era stato punito con un'inibizione temporanea di 24 mesi, stessa pena inflitta anche ad Arrivabene e confermata dal Coni.
