Procedimento Fifa contro Argentina e Olanda, cosa rischiano dopo la rissa ai Mondiali
La Fifa ha aperto un procedimento nei confronti di Argentina e Olanda dopo quanto accaduto venerdì sera nel primo dei quarti di finale dei Mondiali. La rissa e l'atteggiamento al limite del regolamento dei calciatori ha spinto la Federazione ad accendere i riflettori sugli episodi più incresciosi e, più in generale, sulla condotta di gara di tutti i protagonisti: la Commissione Disciplinare ha analizzato con attenzione la dinamica dei fatti, ha ricostruito quei momenti di alta tensione sfociati in uno spettacolo indegno, ha focalizzato l'attenzione su uno dei frangenti in particolare.
La gazzarra scaturita dalla pallonata di Paredes verso la panchina arancione e il faccia a faccia tra il ct, Louis van Gaal, e Lionel Messi. La posizione più grave è proprio quella del ‘dieci' sudamericano (che si scaglierà anche in diretta tv contro un avversario) e del centrocampista del Paris Saint-Germain, le cui azioni sono state più evidenti, ma è tutta l'Afa (la federazione albiceleste) sotto la lente per l'atteggiamento della Seleccion.
Le violazioni ipotizzate sono due e, in attesa di verifica ulteriore prima di emettere sanzioni, fanno riferimento agli articoli 12 (cattiva condotta dei giocatori e dello staff) e 16 (ordine e sicurezza della partita). Nel fascicolo messo agli atti la Fifa ha incluso anche l'Olanda, sempre per violazione dell'articolo 12.
Aggravanti ulteriori per l'Argentina sono state le dichiarazioni molto dure da parte di alcuni calciatori nei confronti dell'arbitro Mateu Lahoz. A cominciare dal capitano, Messi, che s'è dovuto mordere la lingua per evitare una maxi squalifica ma il suo pensiero è stato molto chiaro: "Non puoi designare un arbitro che non è all'altezza di queste partite. Avevamo paura prima della gara perché sapevamo chi fosse questo arbitro. Ha sbagliato per tutto il match… sembrava ci fischiasse contro". Il portiere, Martinez, ha rincarato la dose: "Poiché la Spagna è stata tagliata fuori, volevano che fossimo eliminati anche noi".
Nel corredo accessorio di uno "scontro" risolto ai calci di rigore – con tanto di esultanza biasimevole da parte dell'Argentina e quanto c'è dietro – fanno parte provocazioni, contrasti senza esclusioni di colpi, entrate al limite del regolamento, occhiatacce, gestacci e qualche parola di troppo, muso a muso anche nello spogliatoio. L'arbitro Lahoz ha perso il controllo del match tant'è che la stessa Fifa non esclude provvedimenti (anche) nei suoi confronti per l'interpretazione della condotta di gara.
Dalle multe alle squalifiche, la galassia dei provvedimenti tiene col fiato sospeso in particolare la Seleccion che può ritrovarsi pesantemente penalizzata in occasione della prossima partita contro i balcanici, quella decisiva per l'accesso alla finalissima.
Quando ci sarà la decisione della Commissione Disciplinare? Prima di martedì prossimo, quando è in calendario la semifinale con la Croazia. Una volta emesso verdetto e sanzioni ci saranno i tempi per eventuali ricorsi? Sì, ma dovrà avvenire tutto come da procedura sempre entro lo stesso lasso di tempo.
"Qualsiasi controversia relativa alla Coppa del Mondo FIFA 2022 – si legge nel regolamento – sarà risolta senza indugio attraverso mediazione". Lo stesso in caso di ricorso in Appello o al TAS perché in questo organo c'è un corpo specifico di 25 membri che può riunirsi d'urgenza e in videoconferenza in caso di passaggio all'ultima istanza legale sportiva.