Preziosi, brutte parole su Malesani: “Mi parlava sempre del suo vino, lo aveva un po’ condizionato”
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Qualche giorno fa Enrico Preziosi ha compiuto 77 anni: una vita da imprenditore nel settore dei giocattoli, ma soprattutto una passione inestinguibile per il calcio. Saronno, Como e soprattutto Genoa, la squadra di cui ha tenuto le redini per quasi 20 anni. Acquistato nel luglio del 2003 appena dopo che era retrocesso in Serie C1, il Grifone sotto la gestione di Preziosi ha vissuto momenti belli (qualche promozione, una qualificazione all'Europa League) e altri decisamente meno, in primis la retrocessione a tavolino per l'affaire della valigetta, ma anche gli ultimi anni di bassa classifica nella massima serie, fino alla cessione della società rossoblù agli americani di 777Partners nel 2021. Preziosi oggi ha un rimpianto per qualcosa che non fece e un rimorso per "una sciocchezza" che invece fece: sono rispettivamente Lewandowski e Malesani.
Malesani al Genoa: una sola stagione, andò tutto male
Se la vicenda dell'attaccante polacco è nota ("aveva già firmato per il Genoa, faccio saltare tutto per una commissione con l'agente. Mi sono arrabbiato e l'ho mandato via"), le parole su Alberto Malesani suonano nuove e decisamente brutte. Il tecnico veronese fu chiamato da Preziosi sulla panchina del Genoa nell'estate del 2011. Il 22 dicembre tuttavia venne esonerato dopo la sconfitta per 6-1 contro il Napoli e sostituito da Pasquale Marino. Malesani fu poi richiamato dallo stesso presidente rossoblù il 2 aprile al posto di Marino, salvo poi cacciarlo nuovamente appena 20 giorni dopo, in seguito alla sconfitta per 4-1 col Siena. Al suo posto arrivò Gigi De Canio, che riuscì a salvare la squadra, che si piazzò 17sima quell'anno.
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Preziosi su Malesani: le allusioni sul vino
Con queste premesse, è chiaro che il ricordo che Preziosi ha di Malesani non può essere dei migliori, ma fare allusioni – peraltro a distanza di anni – è tutt'altra cosa, non certo commendevole: "La sciocchezza più grande che ho fatto è stata forse aver preso Malesani. Mi parlava sempre del suo vino e forse l'aveva un po' condizionato: in campo lo capii subito con le scelte che faceva…".
Malesani oggi ha 7o anni e ha smesso di allenare più di 10 anni fa, ritirandosi ufficialmente nel 2020. Dopo essersi dedicato alla sue vigne, ha detto la parola fine anche lì, cedendo la sua azienda vinicola: "Ho smesso di lavorare da poco e sono un pensionato – ha raccontato all'inizio del 2024 – Avevo aperto una cantina in Valpolicella ma ho messo fine all'attività cedendo tutto. Ora ho tempo per dedicarmi alla bicicletta, agli amici e al golf. Il calcio ha rappresentato una parte importante della mia vita per moltissimi anni ma oggi lo guardo da lontano".