Preparatevi per i Mondiali 2026, l’edizione più caotica che la FIFA potesse concepire
I Mondiali 2022 giocati in Qatar sono stati diversi sotto tutti i punti di vista. Lasciando per un attimo da parte tutte le polemiche di carattere politico e sociale che si sono innescate nel corso del torneo, quello che si è giocata sotto il cielo di Doha, è stato uno dei tornei più innovativi e pionieristici mai visti prima. Un Mondiale strano per certi versi, con novità su tutti i fronti: dai minuti di recupero extra al VAR fino a passare agli stadi di ultimi generazione capaci di essere montati e smontati nel giro di un mese, solo per consentire lo svolgimento delle partite. Insomma, di aspetti innovativi e che hanno cavalcato l'onda della modernità, ce ne sono stati tanti.
Con queste premesse è facile pensare che tra quattro anni, in vista dei Mondiali 2026, la condizione possa ulteriormente migliorare. Dopo quanto visto in Qatar le aspettative in vista della kermesse internazionale, che si giocherà in tre Paesi, ovvero Stati Uniti, Canada e Messico, saranno davvero altissime. Ma soprattutto rappresenteranno l'inizio di una nuova era voluta dalla FIFA dato che a partire dall'edizione 2026 i Mondiali saranno giocati con la partecipazione di ben 48 squadre e non più 32. Non è ancora chiaro in che modo verrà strutturato il tutto ma sicuramente tra orari, gironi e organizzazione generale, tra quattro anni i Mondiali saranno caratterizzati da ulteriori e sostanziali novità.
Una mini-rivoluzione che coinvolgerà l'intera struttura del torneo. Situazione inevitabile visto che per la prima volta nella storia saranno ben 48 le nazionali a doversi contendere il titolo nella fase finale di un Mondiale dopo le sfide previste per le qualificazioni. Il format naturale di 32 squadre in otto gironi con le prime due squadre che si qualificano per creare il perfetto girone a eliminazione diretta a 16 squadre è dunque finito. Saranno dunque presenti più squadre e di conseguenza più partite, più orari e quindi un torneo più lungo.
I Mondiali in Qatar sono durati circa 32 giorni in tutto rispettando il format attuale (sebbene sia stata ridotta a 29 in Qatar), ma dovranno essere almeno 35 giorni se la FIFA si espande a un gigantesco torneo da 104 partite rispetto alle 64 di adesso. L'evoluzione del programma dei Mondali nel corso della storia ha visto il passaggio tra 13 e 16 nazionali nel 1930, 1934, 1938 e 1950. Dal 1954 in poi, il torneo ha visto la partecipazione di 16 squadre fino a quando è stato portato a 24 per Messico '86, e poi a 32 per Francia '98. Il passaggio da 32 a 48 squadre rappresenta un aumento del 50% e renderà anche difficile per qualsiasi paese ospitare l'evento proprio per via della forte richiesta di strutture necessarie per un evento di questo calibro.
Il caos è inevitabile, basti pensare che la FIFA ancora non ha reso nota la struttura dei gironi e le modalità che porteranno le nazionali a superare il turno. La formula dei gironi è dunque ancora tutta da decidere in quello che sarà il Mondiale più strano di sempre. Saranno 16 gironi da 3 con le prime due che passano, oppure 12 gironi da 4 con le 8 migliori terze che passano, o ancora formula con due tabelloni diversi e le due vincenti che si sfidano per la finale?
Non è ancora chiaro, e anche Infantino ha annunciato che a breve saranno rese note queste informazioni ma le idee per strutturarlo al meglio sono tante e nei prossimi mesi verranno ufficializzate dalla FIFA in vista poi dell'inizio della fase di qualificazione. Ciò che è certo in questo momento è che ci sono 16 slot di qualificazione aggiuntivi (in totale i posti disponibili saranno 45, con i tre paesi ospitanti qualificati d'ufficio).
Stati Uniti, Messico e Canada saranno inclusi nei sei posti assegnati a Nord, Centro America e Caraibi (CONCACAF). Visto il contesto, la domanda poi sorge spontanea: quali saranno le fasce orarie e quante partite al giorno si giocheranno? Nel 2026, è probabile che saranno comunque 104 le partite che si giocheranno, di queste 72 nella fase a gironi. I Mondiali saranno giocati in 16 città: Vancouver, Seattle, San Francisco, Los Angeles, Guadalajara, Città del Messico, Monterrey, Dallas, Houston, Kansas City, Atlanta, Miami, Boston, New York/New Jersey, Filadelfia e Toronto.
Bisognerà dunque capire, a seconda dei vari fusi orari, come garantire la copertura televisiva più comoda in tutto il mondo, dando per scontata una spalmatura degli incontri su diverse fasce orarie. La prima partita della giornata ad esempio potrebbe iniziare alle ore 13 sulla costa est degli Stati Uniti (le 19 in Italia) e l'ultima potrebbe essere fissata alle 22 sulla costa ovest (le 7 del mattino successivo in Italia). Insomma, bisognerà capire bene come calibrare il tutto per rendere la prima edizione dei Mondiali a 48 squadre uno spettacolo fruibile in tutto il mondo.