Prendi uno e paghi tre, il Tottenham non bada a spese per Conte: stipendio e cifre dell’accordo
Antonio Conte è pronto per tornare in Premier, non sulla panchina dello United come si pensava fino a pochi giorni fa, ma su quella del Tottenham. Proprio lo scontro diretto tra le due big se da un lato ha salvato Solskjaer, dall'altro ha condannato Espirito Santo con gli Spurs che hanno deciso di rompere gli indugi con il proverbiale all-in sull'ex di Inter e Juventus. Troppo forte la voglia di Conte di tornare al lavoro, proprio lui che solo pochi mesi fa aveva detto no a Fabio Paratici. Ora invece l'accordo con l'amministratore delegato del Tottenham è stato di fatto raggiunto, e dopo l'ufficialità, filtrano le prime indiscrezioni sulle cifre che faranno di Conte il secondo allenatore più pagato del mondo. Un fattore che sicuramente, insieme alle garanzie su un mercato di riparazione super, ha inciso sul suo sì.
Quanto guadagnerà Antonio Conte al Tottenham? Le prime indiscrezioni provenienti da Oltremanica parlano di uno stipendio da 15 milioni di sterline a stagione, ovvero più di 17.5 milioni di euro. Il presidente Levy metterà sul piatto del tecnico italiano un contratto da 290mila sterline a settimana (circa 340mila euro), con la promessa di un budget importante per il mercato, ovvero da più di 170 milioni di euro. Una somma che in parte verrà già sfruttata nella finestra di trattative invernale (si è parlato già di un forte interesse per Vlahovic, e tra gli obiettivi anche la caccia ad un difensore top). Al momento dunque Conte potrebbe diventare il secondo allenatore più pagato al mondo dopo Guardiola che percepisce 20 milioni a stagione dal City.
Insomma il Tottenham non sembra disposto a badare a spese per strappare il sì di Antonio Conte. E di fatto il club londinese, si ritrova tre allenatori a libro paga. Innanzitutto gli Spurs devono fare i conti con l'esonero di Nuno Espirito Santo. L'ormai ex allenatore legato da un contratto fino al 2023 a 7 milioni di sterline a stagione (poco più di 8 milioni di euro), potrà liberarsi dal club inglese solo dietro pagamento di 14 milioni di sterline. E pensare che se Nuno avesse chiuso il campionato fuori dai primi sei posti, il Tottenham avrebbe potuto liberarsi di lui a zero.
Come se non bastasse poi gli Spurs pagano di fatto ancora José Mourinho. Lo Special One infatti licenziato dal Tottenham, in base ad un accordo dovrà incassare la differenza tra i 16 milioni che gli garantiva il club inglese e i 7 milioni di stipendio che gli offre la Roma, fino al 2022. Dunque altri 9 milioni circa che il presidente Levy deve sborsare per il terzo allenatore.