Premier League verso la ripresa: possibile diretta tv in chiaro per le partite
Cercasi disperatamente il modo per ripartire. È questo il diktat che unisce il mondo del calcio, almeno ad alti livelli. Dalla UEFA a cascata sui singoli campionati, con le principali leghe in prima fila, l'obiettivo è portare a termine la stagione. Sono state giornate importanti, le ultime, per fare un punto della situazione e delineare i nuovi piani per la ripresa. Le linee guida in breve: entro fine maggio ogni campionato dovrà decidere se e come finire la stagione; i campionati nazionali vanno conclusi entro il 3 agosto; in caso di sospensione definitiva del campionato, la UEFA ha definito i criteri con i quali verranno individuate le squadre che parteciperanno alle coppe nella prossima stagione.
La situazione della Premier League non è tanto differente rispetto a quella della Serie A. Anche oltremanica è in corso un confronto tra i vertici del calcio e le istituzioni, per capire quando riprendere e secondo quali modalità, al fine di garantire massima sicurezza per tutte le persone coinvolte. In questo senso, nell'ultima conversazione avuta sul tema, il segretario alla cultura Oliver Dowden ha avanzato una proposta alla Premier League: trasmettere in chiaro le partite.
"Ho detto alla Premier League che non sarebbe un bel segnale se fosse il calcio fosse il primo grande sport a riprendere le attività, a porte chiuse, senza che gran parte del pubblico possa avere accesso alla visione".
Il tema è interessante e in qualche modo si riproporrà anche in Italia: con gli stadi chiusi, i tifosi si riverseranno davanti alle tv per assistere alle partite, magari affollando le case di amici e parenti in possesso di abbonamento per una delle piattaforme autorizzate alla trasmissione degli incontri. Il rischio è di tenere le persone lontano dagli stadi per creare tanti piccoli assembramenti nelle singole case. Da qui la proposta del governo inglese: trasmettere le partite gratis, sui canali in chiaro, così da renderle accessibili a tutti. Un'idea che la Premier League sta valutando, consapevole di quanto sarebbe complicata – in questo senso – una trattativa con le tv titolari di diritti televisivi pagati centinaia di milioni. Risorse su cui il calcio si aggrappa ovunque, in Inghilterra come in Italia.