Premier League, il caso del calciatore del Norwich: era positivo al Covid-19 e ha giocato

Il conto alla rovescia per la ripresa del campionato inglese è agli sgoccioli. La Premier League ripartirà la prossima settimana (17 giugno) e s'intensificano i controlli medici effettuati dai club sui calciatori e sugli staff delle venti società. In base agli ultimi test è emersa la positività di un giocatore del Norwich: la sua identità non è stata resa nota ma è certa la sua partecipazione all'amichevole disputata venerdì scorso contro il Tottenham. Il tecnico, Daniel Farke, lo aveva schierato prima che gli esami ne accertassero il contagio da Covid-19. Non è l'unico infetto: ci sarebbe ancora un altro tesserato in base agli ultimi riscontri.
Giocatori e staff delle squadre sono costantemente monitorati (2 volte a settimana), l'ultima sessione di esami risale all'11 e al 12 giugno. Cosa accadrà adesso? Il protocollo medico/sanitario adottato dalla Premier prevede una gestione della quarantena sul modello tedesco (lo stesso adottato più di recente anche dalla Serie A, dopo la modifica introdotta dal Comitato tecnico/scientifico), una soluzione che permette alle squadre di proseguire il lavoro quotidiano e non fermarsi in campionato.
In linea con i protocolli della Premier League – si legge nel comunicato ufficiale pubblicato dalla società inglese -. Il calciatore adesso dovrà affrontare un periodo di sette giorni di auto-isolamento prima di essere sottoposto a un nuovo test per valutarne le condizioni in un secondo momento. Prima di riprendere gli allenamenti collettivi il giocatore dovrà risultare negativo al doppio tampone.
Il campionato inglese è fermo dallo scorso 13 marzo quando l'emergenza sanitaria provocata dalla pandemia ha stoppato tutte le competizioni e il lockdown chiuso di fatto tutto il Paese. La Premier ripartirà tra pochi giorni e il Norwich sarà impegnato in casa venerdì prossimo con il Southampton.