Premier League come la Serie A: ci si rimette alla decisione del Governo
Oggi era il grande giorno del futuro del calcio inglese. Una riunione tra Federcalcio inglese, società e istituzioni per proseguire in quello che in Inghilterra è stato definito "Project Restart", il Piano per ripartire. Che sembrava non avere controindicazioni importanti, visti i passi importanti di riportare le società agli allenamenti e la preparazione di protocolli medico-sanitari che apparivano sufficienti per garantire la ripresa delle attività.
Ma anche in Inghilterra il vecchio adagio ‘la prudenza non è mai troppa' ha trionfato, con la FA che ha deciso ufficialmente che, pur restando ferma sulla propria volontà di procedere alla riapertura della stagione, si rifarà alle decisioni che il Governo britannico assumerà nei giorni futuri in merito allo sport e al destino del calcio in particolare.
La riunione del calcio inglese: sicurezza e salute le priorità
Oggi, nella riunione prevista, è stato ribadito che i pensieri di tutti sono rivolti alla salute e alla sicurezza di giocatori, allenatori, dirigenti, personale del club, tifosi e la comunità in generale. La Lega e i club stanno prendendo in considerazione i primi tentativi di ripartenza e torneranno ad allenarsi con continuità e a giocare solo sotto la guida del governo, sotto la consulenza medica di esperti e previa consultazione con giocatori e dirigenti.
Impegno a finire la stagione ma solo con l'ok del Governo
La Lega ha accolto con favore la creazione del gruppo di lavoro medico del governo per un ritorno dello sport professionistico, e i club hanno riconfermato il loro impegno a terminare la stagione 2019/20, mantenendo l'integrità della competizione e hanno accolto con favore il sostegno del governo al quale si rimetteranno per qualsiasi futura decisione sull'argomento.
Il ‘Project Restart' al momento sufficiente solo per gli allenamenti
Alcuni club si sono già recati ai propri centri di allenamento per sostenere alcune sedute, seguendo i protocolli del ‘Project Restart‘, che prevede norme di prevenzioni totali, tra cui il divieto assoluto di sputare in campo, il divieto per qualsiasi motivo di non rispettare le distanze sociali e l'indossare sempre e in ogni luogo le mascherine preventive. Ma ciò potrebbe non bastare al Governo per dare il via libera alle competizioni. Le commissioni mediche sono tornate al lavoro e si monitorizza sempre la situazione epidemiologica generale.