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Premier League come la Bundesliga: in caso di contagio non andrà in quarantena l’intera squadra

La Premier League si allinea al protocollo della Bundesliga. Il CEO Richard Masters ha ribadito che se un calciatore del campionato inglese verrà trovato positivo verrà isolato e socialmente distanziato. Ma il suo club d’appartenenza non finirà in quarantena. La Premier si affida al buon senso degli stessi calciatori: “Se una persona correttamente rispetterà le indicazioni non contagerà gli altri”.
A cura di Alessio Morra
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La Premier League si sta organizzando e pensa alla ripartenza, non è semplice, nonostante ci sia stato l’ok del governo di poter disputare incontri di competizioni sportive dal 1° giugno, ma a patto che si svolgano a porte chiuse. La strada non è spianata perché ci sono tante piccole questioni irrisolte e perché soprattutto ci sono dei club che si oppongono alla decisione di giocare in campo neutro tutte le partite e perché ci sono tanti calciatori che non si sentono sicuri e che chiedono maggiori garanzie. Il CEO della Premier League Richard Masters sta cercando di rassicurare tutte le parti in causa e intanto ha fatto sapere che qualora venisse scoperta la positività di un calciatore solo questo sarà messo in quarantena, mentre saranno lasciati ‘liberi’ i compagni di squadra.

La Premier League imita la Bundesliga

Il CEO della Premier Richard Masters, che si è insidiato lo scorso dicembre, in una delle tante conferenze stampa ha dichiarato che in Inghilterra ci sarà un protocollo simile a quello della Bundesliga. In poche parole se un calciatore del campionato inglese verrà trovato positivo verrà messo in isolamento per due settimane, ma non verrà fermata in alcun modo la squadra di appartenenza del calciatore positivo:

Per quanto riguarda i nostri protocolli di ritorno all'allenamento, se un giocatore risulta positivo, a condizione che il giocatore sia stato socialmente distanziato come previsto in questi protocolli, quel giocatore rimarrebbe isolato per un periodo ma non sarebbe necessario per il resto di essere il gruppo, perché sono stati socialmente distanziati.

Quando può riprendere la Premier

Masters non si è sbilanciato, non ha voluto fare una previsione sulla possibile ripresa. Non lo ha fatto perché questa settimana è decisiva per trovare l’accordo con tutte le parti – soprattutto con le società e con i calciatori. Ma in realtà una data per il ritorno già c’è. La Premier League vorrebbe ripartire con la trentesima giornata venerdì 12 giugno.

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