Premier, il Liverpool asfalta il City. Guardiola furibondo attacca arbitro e Var
Dopo il turno di Champions League, superato in maniera brillante dalla squadra di Klopp, un po' meno da quello dell'undici di Guardiola, il dodicesimo turno di Premier League ha messo proprio di fronte i campioni d'Europa e i campioni d'Inghilterra. A confermare i due momenti diametralmente opposti di Reds e Citizens, è così arrivato il verdetto di Anfield Road che ha regalato al Liverpool un successo fondamentale per blindare il primo posto in classifica, con i Reds che ora si trovano a otto distanze di lunghezza su Leicester e Chelsea e a nove dallo stesso squadrone di Guardiola.
Le proteste del City
Il big match del 12esimo turno del campionato inglese ha subito regalato forti emozioni, con il gol al sesto minuto di Fabinho: realizzato un attimo dopo le grandi proteste dei giocatori di Guardiola per un presunto fallo di mano dentro l'area avversaria. Sette minuti più tardi, è invece arrivata la firma di Salah sul 2-0: un preciso colpo di testa su cross di Robertson. La rete che ha in pratica chiuso la sfida e messo in ghiaccio il risultato dei ragazzi di Klopp, è invece stata siglata al 51esimo grazie all'ennesima capocciata vincente: questa volta di Sadio Manè. A nulla è servito l'assedio finale del City, che ha accorciato le distanze con Bernardo Silva e sfiorato il 3-2 con Sterling prima di lamentarsi ancora per un altro presunto mani in area non rilevato dall'arbitro Oliver.
L'altra Manchester sorride
Le altre gare giocate prima di Liverpool-Manchester City, hanno infine visto i due successi dello United e del Wolverhampton. I Red Devils hanno vinto per 3-1 all'Old Trafford contro il Brighton, grazie alle reti di Pereira e di Rashford, arrivate prima e dopo l'autogol di Dropper e del gol di Dunk: giocatore dei "Seagulls". Al Molineux Stadium, i Wolves hanno invece superato per 2-1 l'Aston Villa grazie a Neves ed Jimenez: quest'ultimo sostituito da Cutrone al 90esimo, giusto un attimo prima del gol della bandiera di Trezeguet.