Porto-Inter, circa 150 tifosi con biglietto restano fuori dallo stadio: chi sono e perchè
Era scoppiato il caos biglietti a poche ore dal fischio di inizio della partita Porto-Inter. Più di mille tifosi nerazzurri rischiavano di restare fuori dallo stadio, nonostante avessero regolarmente acquistato il tagliando per assistere al ritorno degli ottavi di Champions League. La situazione è stata parzialmente risolta a circa tre ore dal fischio d'inizio del match, ma non per tutti i sostenitori interisti: circa 150 di loro infatti resteranno fuori dall'impianto dei Dragoes.
In città era scattata da ore l'allerta massima per l'incontro, considerato ad alto rischio dalle autorità locali vista la massiccia presenza di italiani che hanno deciso di seguire l'Inter in trasferta a Oporto. Il club portoghese aveva diramato un comunicato, fornendo ai tifosi alcune indicazioni per mantenere l'ordine pubblico ed evitare scontri, indicazioni tra le quali era anche contenuto un divieto perentorio per alcuni tifosi dell'Inter in possesso di biglietti regolarmente acquistati.
"I biglietti per tutti i settori dell’Estadio do Dragao sono a uso esclusivo dei tifosi del Porto Fc, a eccezione dei posti destinati ai tifosi ospiti e inviati al club ospite per la vendita; in tale senso, per motivi di sicurezza, l’accesso all’impianto sportivo non sarà consentito ai tifosi della società ospite in possesso di biglietti non acquistati direttamente presso l’Inter Fc".
In particolare uno dei provvedimenti riguardava molto da vicino i sostenitori nerazzurri che avrebbero potuto essere penalizzati dalle decisioni del club portoghese: nessuno di loro avrebbe potuto assistere alla partita al di fuori della zona dedicata agli ospiti, ma in molti avevano acquistato biglietti anche per altri settori del do Dragão.
Secondo questa nota quindi oltre 1000 tifosi dell'Inter sarebbero stati impossibilitati a entrare nell'impianto, nonostante avessero acquistato già da tempo il biglietto per la partita al di fuori del circuito della società nerazzurra, tagliandi validi quindi per zone dello stadio solitamente dedicate ai tifosi del Porto.
La Curva Nord aveva fatto sapere che era pronta a disertare lo stadio in segno di protesta e le autorità locali si erano riunite per trovare una soluzione last minute meno drastica e permettere ai tifosi di accedere comunque allo stadio, anche al di fuori del settore ospiti.
Anche il vicepresidente Javier Zanetti aveva ascoltato le proteste dei tifosi fuori dall'hotel dove soggiorna la squadra e si era mosso con i dirigenti del club portoghese per risolvere il problema. Nessuno infatti aveva pensato a un'eventualità del genere: molti sostenitori dell'Inter avevano acquistato gli ingressi direttamente dal sito del Porto e non c'era nessun avvertimento circa possibili provvedimenti per garantire l'ordine pubblico in città.
Alla fine l'intervento della società nerazzurra è stato decisivo: l'Ad Beppe Marotta si è interessato direttamente alla vicenda e dopo un incontro col Porto e con le forze di polizia portoghese e italiana è stata trovata una soluzione condivisa che accontenta quasi tutti. I tifosi dell'Inter che hanno comprato biglietti per altri settori diversi da quello ospite potranno infatti entrare regolarmente al do Dragao (non esibendo maglie, sciarpe e bandiere nerazzurre), tranne quelli che avrebbero dovuto assistere alla partita dalla curva locale, ovvero il cuore del tifo più caldo della squadra di Sergio Conceicao. Questi ultimi sono circa 150 sul migliaio di tifosi che complessivamente avevano acquistato biglietti per altri settori: solo per loro la trasferta di Porto resterà molto amara.