Portiere accoltellato, picchiato e torturato: poi gli saccheggiano il conto e lo scaricano in una foresta
Terribile esperienza vissuta da Brian Olang'o, portiere della massima divisione kenyana, che è stato accoltellato, picchiato e torturato dopo essere stato sequestrato da tre uomini. All'estremo difensore è stato anche saccheggiato il conto in banca prima di essere scaricato in una foresta. Un incubo peggiore davvero non si può immaginare per uno sportivo di alto livello quale è Olang'o, che milita nel Kenya Commercial Bank Sports Club, società della locale Premier League che attualmente è nona in classifica.
Il rapimento del calciatore è avvenuto domenica scorsa a Nairobi, la città dove gioca il KCB: Olang'o si trova adesso ricoverato in un ospedale della capitale, cercando di riprendersi dalle terribili ferite psicologiche oltre che fisiche procurategli dal sequestro. Il portiere ha subìto un profondo squarcio alla coscia in conseguenza di una coltellata, oltre a ferite alla testa e alla spalla, prima che i suoi rapitori lo liberassero nella foresta di Ngong a sud di Nairobi.
L'apprensione sulla sorte di Olang'o è iniziata a crescere nelle prime ore di lunedì quando non si è presentato all'allenamento. Successivamente il KCB ha diffuso una nota per dare conto della drammatica vicenda che stava vivendo il loro calciatore: "Abbiamo ricevuto segnalazioni dalla famiglia di Brian Olang'o secondo cui è scomparso dalle 18:00 del 10 marzo. Siamo stati informati che ha inviato un SOS alla moglie, affermando che non si trova in un luogo sicuro. Chiunque abbia notizie riguardanti la sua scomparsa dovrà segnalare il fatto alla più vicina Stazione di Polizia. Stiamo lavorando a stretto contatto con la sua famiglia insieme ad altre agenzie per garantire la sua sicurezza".
Il fratello del giocatore, Kevin, ha detto che due keniani e un nigeriano avevano rapito Brian vicino un centro commerciale, aggiungendo poi ulteriori dettagli: "La polizia ha cercato di rintracciare il telefono di Brian, ma è stato difficile perché si accendeva e spegneva. L'intera famiglia è molto angosciata. Confidiamo nell'aiuto della polizia".
La vicenda si fortunatamente conclusa con la salvezza della vita di Olang'o: comprensibilmente traumatizzato, è finalmente riuscito a chiedere aiuto e i soccorritori lo hanno portato al Radiant Hospital di Nairobi. La notizia è stata data ancora una volta dal suo club: "La famiglia del nostro portiere Brian Olang'o ha confermato che il giocatore è stato trovato sano e salvo. Ringraziamo tutti per la loro preoccupazione".
Al momento non c'è alcuna notizia sui sequestratori del portiere, proseguono le indagini della polizia. Quello che è certo è che ci vorrà sicuramente del tempo prima che Olang'o possa tornare in campo. L'importante è che sia sano e salvo.