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Portanova alla Reggiana, il movimento ‘Non Una Di Meno’ scende in piazza: “Una vicenda orribile”

Il movimento femminista “Non una di meno” ha indetto un sit-in di protesta contro la Reggiana in seguito all’acquisto di Manolo Portanova, condannato in primo grado a sei anni  con rito abbreviato per violenza sessuale di gruppo.
A cura di Vito Lamorte
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L'acquisto di Manolo Portanova da parte della Reggiana ha suscitato grande clamore nel centro emiliano e una parte dei tifosi granata non hanno apprezzato la scelta della società di tesserare un condannato in primo grado a sei anni  con rito abbreviato per violenza sessuale di gruppo.

Sul verdetto è già stato presentato ricorso in appello e il calciatore ex Genoa e Juventus continuerà a difendersi ma una fetta di tifoseria della Regia non ha apprezzato l'idea avuta dal club e ha minacciato di disdire l’abbonamento o di non andare più a vedere le partite.

Nelle scorse ore il movimento femminista “Non una di meno” ha indetto un sit-in di protesta contro l’ingaggio di Portanova e con un post che sui social il movimento invita “la comunità a partecipare contro l’ennesima offesa alle vittime di violenza patriarcale che ha macchiato la nostra città. Una vicenda orribile di cui si è resa protagonista la dirigenza della Reggiana, perché sono gli interessi economici e di prestigio della squadra a valere più di ogni altra cosa. Si decide di proteggere un uomo accusato e condannato per stupro in primo grado, di chiudere per così dire un occhio, di sminuire l’accaduto. Siamo furiose e indignate, porteremo in piazza la nostra rabbia e la nostra vibrante protesta”. 

Il post prosegue così: "Vogliamo ricordare che, a seguito della condanna per stupro di gruppo, Portanova non ha toccato un pallone in partite ufficiali dal dicembre scorso, tagliato fuori dallo stesso Genoa. A gennaio era previsto il passaggio al Bari ma la protesta dei tifosi ne ha bloccato il trasferimento. L'unica squadra disposta a comprarlo o prenderlo in prestito era l'İstanbulspor Kulübü A.Ş, in Turchia – non dimentichiamo che il 1 luglio 2021 siamo scesə in piazza per denunciare l’abbandono da parte della Turchia della Convenzione di Istanbul, l’unico strumento internazionale giuridicamente vincolante contro la violenza sulle donne. Ma poi è arrivata la Reggiana, ad accogliere tra le sue braccia “materne”, come risorsa da valorizzare per il rilancio della squadra, lo stupratore condannato. Che brutta storia!".

Ieri durante l'amichevole che la Reggiana ha disputato a Cavola contro il Baiso, alla quale Portanova ha solo assistito, il gruppo del tifo organizzato delle Teste Quadre ha esposto uno striscione "Nella vita come allo stadio, fino al terzo grado nessuno è condannato" e il calciatore ha ringraziato sui social con una stories di Instagram ‘Grazie Regia'. 

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La piazza emiliana si divide.

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