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Politano vuole tutto: prima la Champions con il Napoli poi gli Europei con la Nazionale

Matteo Politano è pronto a un finale di stagione da protagonista. Dopo aver disputato un grande campionato con il Napoli, i partenopei sono attesi dall’ultima partita contro il Verona per centrare la qualificazione in Champions League. A risultato ottenuto, l’esterno classe ’93 proverà a convincere il ct Mancini a portarlo agli Europei, dopo essere stato inserito tra i 33 pre-convocati. Per farlo dovrà battere la concorrenza di Bernardeschi, Grifo e Raspadori.
A cura di Valerio Albertini
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La presenza di Matteo Politano tra i 33 pre-convocati dal ct della Nazionale Roberto Mancini ai prossimi Europei è stata sicuramente una sorpresa. Non perché non meritasse di farne parte, anzi, ma finora l'ex allenatore dell'Inter non lo aveva mai preso in considerazione e sembrava difficile potesse farlo al momento della prima scrematura in vista della competizione che inizierà l'11 giugno. L'esterno del Napoli si giocherà un posto fino alla fine con Bernardeschi, Grifo e Raspadori, visto che Insigne, Berardi e Chiesa sono già certi di far parte della spedizione. Non sarà facile, ma Politano spera di convincere Mancini raggiungendo la doppia cifra in campionato nell'ultima sfida dei partenopei contro il Verona.

La grande stagione di Politano con il Napoli

Finora, la sua stagione con il Napoli è stata da incorniciare: 12 gol, di cui 9 in Serie A, e 5 assist. In campionato, aveva fatto meglio solo nell'ultima stagione al Sassuolo, quando i 10 gol realizzati gli erano valsi la chiamata dell'Inter. Con i nerazzurri, dopo un primo anno brillante, il rapporto è finito a gennaio 2020, quando lo scambio tra lui e Spinazzola con la Roma sembrava cosa fatta, finché Beppe Marotta non ha deciso di tirarsi indietro perché non convinto delle condizioni fisiche del 37 giallorosso. Politano, cresciuto nella Roma e tifoso romanista da sempre, ci è rimasto male, ma la chiamata del Napoli gli ha fatto tornare il sorriso.

Quest'anno è esploso definitivamente in maglia azzurra. Dopo una prima parte di campionato affrontata quasi sempre subentrando, l'infortunio di Lozano gli ha concesso più spazio e Matteo è stato bravo a sfruttare l'occasione. Grazie alla sua capacità di partire dalla destra per accentrarsi e calciare con il suo splendido sinistro, ha preso parte al 16% dei gol realizzati dal Napoli in Serie A. I suoi dribbling sono stati sicuramente un fattore per Gattuso nella seconda parte della stagione, quando si è concretizzata la possibilità della rimonta Champions per i partenopei. Ora, al Napoli manca l'ultimo tassello: vincere contro il Verona vorrebbe dire fare di nuovo parte delle 32 migliori d'Europa dopo un anno d'assenza e Politano spera di mettere la sua firma sul match per mandare un altro segnale a Roberto Mancini in vista delle convocazioni definitive per gli Europei.

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L'esperienza in Nazionale e la possibilità di andare agli Europei

Il ct dovrà scegliere i 26 con cui affronterà il torneo entro il 1 giugno e avrà a disposizione l'amichevole contro San Marino per osservare i giocatori ancora in ballottaggio. Fu proprio Mancini a far esordire l'esterno classe '93 nell'amichevole contro l'Arabia Saudita del maggio 2018. Da quel momento, per Politano, sono arrivate altre due presenze in Nazionale, condite da un gol. L'ultima volta in cui ha vestito azzurro, però, è datata 26 marzo 2019, più di due anni fa. Per tornare a indossare la maglia della Nazionale, il calciatore romano dovrà battere una folta concorrenza. Se il Mancio dovesse scegliere di coprire i tre slot in più concessi dalla Uefa portando con sé un difensore, un centrocampista e un attaccante, Politano dovrà avere la meglio su Bernardeschi, Grifo e Raspadori.

Il primo è un fedelissimo del ct, che l'ha sempre convocato nonostante non stesse facendo bene alla Juventus, ma le prestazioni sempre più deludenti dell'ex Fiorentina potrebbero spingerlo verso altre soluzioni. Anche Grifo è quasi sempre stato nel giro della Nazionale dall'arrivo di Mancini e i 9 gol segnati in Bundesliga sono un buon biglietto da visita. Infine, Raspadori è alla prima convocazione assoluta in Serie A e, visto quanto sta facendo bene con il Sassuolo, le sue possibilità di far parte della spedizione azzurra sono aumentate molto. È anche vero, però, che il ruolo di punta è già coperto da Immobile, Belotti e Kean. Resta difficile capire chi premierà Mancini, in un reparto in cui l'abbondanza regna sovrana.

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