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Pogba irriconoscibile: lento, pigro, svogliato. E il futuro ora è un’incognita

Paul Pogba sta vivendo un momento no anche in Nazionale, confermato dalla prestazione da incubo contro la Finlandia. Il ct dei Bleus Deschamps ha giustificato il suo capitano, facendo riferimento alla sua infelicità al Manchester United. Il futuro del giocatore ex Juventus è una vera e propria incognita.
A cura di Marco Beltrami
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La partita di Paul Pogba contro la Finlandia è durata 57′, forse anche troppo alla luce del contributo garantito dal centrocampista alla Francia nella serata storta dello Stade de France. Il calciatore del Manchester United, si è reso protagonista di una prestazione negativa: a far discutere, e preoccupare, è stato soprattutto il suo atteggiamento in campo, spesso e volentieri "molle". Il linguaggio del corpo di Pogba ha parlato chiaro, come in occasione dell'azione che ha portato al raddoppio degli avversari. Deschamps ha fatto riferimento al momento no del ragazzo, e senza troppi giri di parole ha spiegato di quanto influisca il suo non essere felice al Manchester United.

Cosa succede a Paul Pogba irriconoscibile anche con la Francia

Cosa succede a Paul Pogba? Il centrocampista che da quando è tornato al Manchester United solo a sprazzi ha fatto vedere le doti, mostrate durante la sua avventura alla Juventus, in Francia ha sempre garantito partite positive culminate nell'eccezionale cavalcata mondiale 2018. Negli ultimi tempi però il "polpo" sta deludendo le aspettative anche con i Bleus e l'ultima prova offerta nell'amichevole contro la Finlandia, persa a sorpresa 2-0 dalla rappresentativa di Deschamps ha fatto suonare il campanello d'allarme. Pogba mai nel vivo dell'azione, protagonista anche di alcuni errori grossolani, è sembrato pigro, lento e impacciato.

La prestazione da incubo di Pogba contro la Finlandia, il linguaggio del corpo lo inchioda

Il linguaggio del corpo lo ha tradito soprattutto nell'occasione del raddoppio dei finlandesi. Tutto è nato da un pallone perso banalmente dalla squadra di casa che ha dato il la alla ripartenza degli ospiti. Pogba quando il compagno era in possesso di palla, era praticamente fermo e stava letteralmente osservando l'azione, senza garantire il suo supporto anche in termini di movimento. Quando la sfera è finita sui piedi dei giocatori finlandesi che sono ripartiti velocemente, Pogba si è rimesso in moto, non con troppa convinzione. La sua ampia falcata gli ha permesso di arrivare a ridosso dell'area (anche l'arbitro sembrava più veloce di lui), avvicinandosi a Valakari. Anche in questo caso evidente l'atteggiamento troppo morbido del transalpino, che con poca aggressività e pressione, ha consentito al giocatore ospite di prendere la mira e scagliare il gran tiro che ha superato Mandanda.

Il calciatore non è felice allo United, la rivelazione di Deschamps

Tempi duri per Pogba che non è sembrato all'altezza di indossare la fascia di capitano. Sul calciatore è intervenuto anche Didier Deschamps nel post-partita, giustificando così il perno del suo centrocampo e scaricando anche le responsabilità in parte sullo United: "Si trova in una situazione con il suo club di cui non può essere felice, né in termini di tempo di gioco né per la sua posizione. Non è al meglio, ha avuto una serie di infortuni e anche il Covid-19 lo ha colpito negativamente. Ha bisogno di ritrovare il suo ritmo.Non possiamo dire che stia sbocciando a livello di club. Non ci sono problemi con me, ma lavoro anche duramente per gestirlo. Quando un giocatore è infelice a livello di club, ovviamente, è felice di giocare per la Francia ".

Il futuro è un'incognita per Pogba

Parole perentorie dunque quelle di Deschamps che confermano quello che fanno riferimento, ancora una volta, alla difficile situazione del calciatore al Manchester United. È innegabile che le cose per il francese nel corso della sua avventura bis ai Red Devils non siano andate come sperato. Le incomprensioni con Mourinho prima e i dubbi sulla sua collocazione tattica poi, senza dimenticare gli infortuni e ultimo anche il Covid. Le aperture continue ad un possibile addio, mai concretizzatosi, non hanno di certo aiutato il ragazzo a stabilizzarsi oltremanica. E ora il futuro è un'incognita che probabilmente sta incidendo anche sul suo rendimento. Il contratto scade nel 2021 e al momento tutto tace. Il rinnovo? Al momento non c'è niente di definito (anche Solskjaer ha parlato di accordo biennale in arrivo), con Real Madrid e Juventus alla finestra, sempre interessate ma poco propense anche alla luce della crisi Covid ad un esborso importante.

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