Pogba ha comprato un integratore in America: il consiglio del suo amico medico può costargli caro
La positività al testosterone di Paul Pogba è diventata un vero e proprio caso. Il calciatore francese è risultato positivo in un controllo dopo la prima giornata di campionato, quando la Juventus ha giocato in trasferta contro l'Udinese. Il centrocampista francese è stato sospeso in via cautelare dal Tribunale Antidoping e ora ha tre giorni per chiedere le controanalisi.
In base alla normativa antidoping, le violazioni contestate a Pogba sono agli articoli 2.1 e 2.2 del Codice Mondiale Antidoping. La prima fattispecie, cioè l’articolo 2.1, riguarda “la presenza di una sostanza vietata o dei suoi metaboliti o marker nel campione biologico dell’atleta”. L’articolo 2.2. invece riguarda l’ “uso o tentato uso di una sostanza vietata o di un metodo proibito da parte di un atleta”.
Nelle scorse ore sono state fatte diverse ipotesi su cosa sia davvero accaduto e, in base ad una indiscrezione de La Gazzetta dello Sport, la positività di Pogba sarebbe da imputare ad un integratore consigliato da un medico amico, estraneo alla Juventus, e comprato in America dove esistono regole differenti legate al doping. Una leggerezza che riguarderebbe solo il calciatore, in sostanza.
Se verrà confermata la positività dalle controanalisi, il calciatore francese potrebbe vedere a rischio non solo il futuro alla Juventus ma anche la sua carriera.
In base ad alcune ricostruzioni che si rincorrono da ore, Paul Pogba ieri avrebbe raccontato ai medici della Juventus di aver assunto sostanze non concordate con lo staff medico bianconero: in base a questo racconto la Juventus, quindi, non sapeva nulla di questa iniziativa e il giocatore francese dovrà dimostrare la sua ‘non intenzionalità', che comunque non gli eviterà la squalifica ma potrebbe ammorbidire la sanzione che può arrivare fino a 4 anni.
Per il centrocampista francese è stato il primo giorno senza campo, visto che durante la sospensione non potrà allenarsi. La sua agente Rafaela Pimenta nelle scorse ore ha dichiarato: “Attendiamo le contro analisi e fino ad allora non possiamo dire nulla. La cosa certa è che Paul Pogba non ha mai voluto infrangere le regole”.
In caso di positività accertata la Juve potrà chiedere la risoluzione del contratto e andrebbe a risparmiare una somma non indifferente, visto che Pogba è legato al club bianconero fino al 2026 con uno stipendio di 8 milioni più 2 di bonus.