Podolski nel mirino della polizia tedesca: ha violato la legge che regola il comportamento negli stadi
La partita di addio al calcio è stata (forse) il momento peggiore della carriera di Lukas Podolski che a 39 anni ha appeso le scarpette al chiodo e oggi paga le conseguenze di quella serata nefasta per essere stato denunciato dalla polizia. Il motivo? Fece una cosa vietata dal regolamento all'interno degli stadi tedeschi: tenne un fumogeno e lo agitò per l'euforia di quel momento speciale, ma non pensava che a distanza di poco tempo quel gesto spontaneo, innocuo, semplice gli avrebbe procacciato guai.
La festa di addio al calcio funestata da scontri tra tifosi fuori dallo stadio
Podolski con la maglia del suo ex club, il Colonia (dove si tenne l'incontro, dinanzi a 50 mila spettatori), e quanto accade due settimane fa rovinò quello che doveva essere solo un momento di festa. Si scatenò una guerriglia urbana tra gruppi di teppisti e agenti delle forze dell'ordine: il bilancio di quegli scontri fu tremendo, i fatti di cronaca nera avvenuti fuori dal campo macchiarono la serata di commiato dedicata all'attaccante tedesco, di origine polacca. Bayern Monaco, Arsenal, Inter, Galatasaray, Vissel Kobe, Antalyaspor e Górnik Zabrze le casacche vestite da calciatore: proprio l'ultima, quella della seconda squadra più titolata del suo paese dopo il Legia Varsavia, offre l'opportunità di spiegare cosa è successo allora.
Secondo le informazioni raccolte dalla polizia per ricostruire gli scontri, la causa di quei tumulti sarebbe stata la rivalità molto accesa tra i tifosi del club polacco Gornik Zabrze, dove ha militato Lukas Podolski, e quelli del GKS Katowice con infiltrazioni anche di facinorosi tedeschi. Le forze dell'ordine fecero fatica a tenere la situazione sotto controllo, considerata la violenza degli incidenti verificatisi in due momenti diversi: un'ora dopo i primi tafferugli, le opposte fazioni scatenarono l'ennesimo attacco costringendo la polizia antisommossa a un intervento massivo.
Perché la polizia tedesca ha aperto un'indagine su Podolski
Le indagini su quella sera sono ancora in corso perché, al di là delle prime deduzioni, ancora non è chiaro cosa ha realmente provocato quella guerriglia. Gli inquirenti, però, hanno preso di mira anche Podolski, sia pure per un motivo completamente differente. È stato il quotidiano, Bild, a spiegare perché la polizia ha acceso i riflettori (anche) sull'ex calciatore: a fine partita ha brandito una torcia davanti alla tribuna, seduto sulla balaustra che separa il terreno di gioco dagli spalti. Voleva salutare i suoi tifosi, s'è ritrovato nei guai suo malgrado, perché la legge vieta negli stadi tedeschi l'utilizzo di ordigni pirotecnici.
Cosa rischia l'ex attaccante: potrebbe essere solo multato per quel gesto
Cosa rischia "Poldi"? Nulla di grave. L'ex nazionale della Germania potrebbe essere solo multato oppure essere convocato dalle autorità che hanno inserito anche il suo nome nel dossier di quella serata funesta. "Quello che ha fatto Podolski è proibito e poi ha dato il cattivo esempio", sono state le parole dell'ex direttore della polizia e capo delle operazioni nell'impianto di Colonia.