Plusvalenze Juve, trovato un quaderno nell’ufficio del Ds Cherubini: “Il libro nero di Paratici”
Nell'inchiesta Prisma che ha visto qualche settimana fa la chiusura delle indagini da parte della Procura di Torino sulle plusvalenze della Juventus, con 16 avvisi di garanzia inviati alla società bianconera e a tutti i suoi dirigenti apicali dal presidente Agnelli in giù, spunta un quaderno con appunti autografi del Ds della Juventus Federico Cherubini.
Il quaderno è stato rinvenuto nell'ufficio dell'uomo mercato bianconero nel primo giro di perquisizioni del novembre dell'anno scorso. Non fu difficile per la Guardia di Finanza capire che poteva essere materiale utile alle indagini, visto che c'era scritto sopra "Il libro nero di F. Paratici", dove la F sta per Fabio e Paratici per il predecessore di Cherubini alla Juve come responsabile dell'area tecnica, prima di riunirsi con Antonio Conte al Tottenham.
Il quaderno, la cui rilevanza appare ovvia visto che Cherubini ha lavorato per anni a braccetto con Paratici alla Juve, fu dunque sequestrato assieme ad altra abbondante documentazione e passato al setaccio dagli inquirenti, arrivando alla conclusione che si trattasse di appunti sui "rilievi fatti alla gestione Paratici". Tra le annotazioni riportate da La Stampa si legge: "Eccessivo ricorso alle plusvalenze artificiali". E poi a fianco "Beneficio immediato, ma carico ammortamento".
Parole che sono state interpretate come una conferma della tesi accusatoria circa il ricorso della Juventus a plusvalenze artificiose – basate su valutazioni dei calciatori gonfiate – messe in atto allo scopo di dare ossigeno con dei segni ‘più' ai boccheggianti ultimi bilanci del club bianconero. Interrogato sulla questione, Cherubini ha confermato che la mano autografa è la sua, spiegando tuttavia che "quel manoscritto era un promemoria in vista di un incontro che doveva avere con Paratici in cui si sarebbe parlato di calcio e non di finanza e bilanci".
L'attuale Ds della Juve al riguardo ha fatto mettere a verbale che lui avrebbe preferito fare plusvalenze con giocatori in età adulta piuttosto che con giovani ancora da valorizzare: questo dunque sarebbe stato il rilievo da lui mosso a Paratici, non di natura contabile ma calcistico. Cherubini ha inoltre fatto notare che mettere in atto in quel modo le plusvalenze fosse pratica comune a molte squadre nel periodo oggetto di indagine.
L'inchiesta Prisma, che ha anche un altro filone d'accusa legato alle cosiddette manovre stipendi oltre a quello sulle plusvalenze, è la costola penale di quella sportiva che si è esaurita in un nulla di fatto. La Juventus e i suoi dirigenti devono rispondere dei reati di false comunicazioni sociali, utilizzo di false fatture per operazioni inesistenti, false informazioni al mercato, ostacolo agli organi di vigilanza.