Pjanic è una furia e si scaglia contro Koeman: “Mi ha mancato di rispetto”
Miralem Pjanic si è trasferito al Besiktas al termine di una trattativa lampo che ha portato il centrocampista bosniaco passare ai turchi dopo una sola stagione (deludente) al Barcellona. Proprio il day after la sua presentazione nella sua nuova squadra, l'ex Juve è stato intervistato da ‘Marca' che ha ripercorso questa sua avventura in Catalogna, approfondendo soprattutto il suo rapporto con il tecnico Koeman.
A quel punto Pjanic è stato un fiume in piena e senza filtri si è scagliato contro l'allenatore del Barcellona: “Koeman mi ha mancato di rispetto e non mi ha mai parlato – tuona il centrocampista – Sono un giocatore che può accettare tutto ma vorrei sempre che mi venisse spiegato… e non come se avessi 15 anni". Poi il chiarimento sul suo trasferimento al Besiktas: "Ho accettato di abbassare lo stipendio e passare al Besiktas perché amo giocare a calcio”.
Le parole di Pjanic: "Koeman è un allenatore molto strano"
Pjanic ha parlato a ‘Marca' del suo addio al Barcellona dopo un solo anno di permanenza in Catalogna. Dopo il mancato trasferimento alla Juventus, il giocatore è passato al Besiktas, ma solo per amore del calcio. "Oggi non so ancora cosa volesse esattamente Koeman, non ha cercato di spiegarmi le cose, né di trovare una soluzione – ha spiegato il centrocampista – Ero io che stavo per chiedergli cosa voleva da me, cosa stavo facendo di sbagliato o giusto". Pjanic continua nel racconto: "Per lui non c'erano problemi nel mio gioco, non mi ha dato risposte. Il tempo passava e la situazione stava peggiorando, ma senza motivo".
Koeman non ha assolutamente fatto breccia nel cuore di Pjanic, tra i due non è mai scoccata la scintilla: "Avrei preferito che mi dicessero le cose direttamente – ha detto ancora – È stato un modo molto strano di comunicare, è la prima volta che mi succese. Non ho mai avuto problemi con nessuna squadra, con nessun allenatore". E poi la chiosa: "È la prima volta che mi succede una cosa del genere". Pjanic ha poi raccontato di aver già capito di essere arrivato in una situazione complicata al Barcellona. Le prime partite giocate, ma soprattutto le prime panchine, non hanno scalfito l'equilibrio di Pjanic anche se il giocatore bosniaco avrebbe voluto una spiegazione: "Sono un giocatore che può accettare tutto ma mi piacerebbe sempre che mi dicessero le cose in faccia. Non come se non fosse successo niente e avessi 15 anni".
Il bosniaco ha puntualizzato come abbia fatto la differenza in negativo la mancanza di comunicazione con Koeman. "Lavoravo nei giorni di riposo, a volte correvo da solo dopo l'allenamento per stare bene… potevo dare molto di più se avesse voluto. Però è un allenatore molto molto strano, è la prima volta che vedo una dirigenza del genere”.
L'ex centrocampista della Juventus ha spiegato l'unico di aver avuto un solo dialogo con Koeman prima del suo addio definitivo al Barcellona che ha di fatto chiuso la sua esperienza in Catalogna dopo un solo anno. "Mi ha detto che avrei dovuto combattere per un posto come tutti gli altri, ed era giusto così – aggiunge ancora Pjanic – Poi dopo tre quattro giorni le cose cambiano e non ha avuto nessun confronto con me, non è mai successo niente di male tra di noi, né in allenamento né individualmente". Pjanic poi conclude: "Non ho mai parlato di queste cose, ma credo sia importante sapere cosa ho passato davvero".