Pirlo: “Il Covid? Niente alibi. La mia Juve può comandare il gioco a San Siro”
Il caso di positività al Covid di Alex Sandro ha alimentato un po' di preoccupazione alla vigilia di Milan-Juventus. La possibilità che il brasiliano, a contatto con il resto del gruppo squadra e in campo per 83′ con l'Udinese, possa aver tramesso il contagio anche ad altri elementi della rosa preoccupa. Ed è normale. Una situazione che porta alla memoria quanto accaduto pochi mesi fa in occasione della gara contro il Napoli, quando a sollevare la questione medico/sanitaria furono in partenopei subito dopo aver giocato contro il ‘focolaio Genoa'. La prospettiva di Pirlo, però, è differente. Del resto, il suo pensiero sul protocollo e sulla necessità da parte di (tutte) le squadre di seguirlo è nota. Ecco perché quando in conferenza stampa gli rivolgono la fatidica domanda sui rischi e sugli esami svolti dalla squadra la risposta è molto decisa. Non ci sono margini d'interpretazione, il tecnico sceglie la linea della massima chiarezza.
Abbiamo rifatto gli esami questa mattina – ha ammesso – e stiamo aspettando i risultati delle analisi. Ma è solo una questione burocratica perché in realtà abbiamo la testa per giocare la partita di domani. Poi decideremo la formazione in base a cosa accadrà.
Pirlo non vuole alibi. Non ne cerca per sé, nemmeno ritiene sia utile alla squadra lasciarsi trascinare in discorsi che non fanno parte delle ‘cose di campo', degli schemi, della tattica, degli occhi della tigre, della necessità di affrontare il match contro il Milan (un confronto diretto che definisce "non decisivo" ma sicuramente fondamentale per il futuro) con la testa sgombra dai cattivi pensieri. Concetto che ribadisce così.
Non dobbiamo avere alibi. Abbiamo una rosa competitiva in tutti i reparti. Undici giocatori li troveremo e non avremo paura di andare in campo. Anche altre squadre hanno avuto gli stessi problemi e hanno giocato.
Il tecnico della Juve non è preoccupato dalle assenze per infortunio o altro. In cima ai suoi pensieri c'è dell'altro perché sa che il mese di gennaio con il filotto di avversarie Milan, Sassuolo e Inter può marchiare a fuoco la stagione dei bianconeri in campionato. Perdere ulteriore terreno dalla vetta renderebbe più complicata la risalita e (quasi) impossibile la lotta scudetto. A San Siro va per l'all-in, o la va o la spacca. Una situazione alla quale la ‘vecchia signora' non era abituata.
Voglio vedere una Juve convinta della propria forza – ha aggiunto Pirlo -. Dobbiamo avere la consapevolezza di comandare il gioco a San Siro. Voglio una squadra che abbia fiducia e faccia la partita che abbiamo in testa contro un Milan che sta bene fisicamente.