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Pirlo frena l’entusiasmo: “Ci vorrà tempo per vedere la mia Juventus”

A margine della vittoria contro la Sampdoria, Andrea Pirlo ha parlato ai microfoni di Sky e analizzato la partita: “Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, peccato non aver fatto qualche gol in più. Nel secondo tempo siamo calati ma siamo stati bravi a gestire. Il nuovo attaccante? Vogliamo fare il meglio con quelli che abbiamo”.
A cura di Alberto Pucci
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Se il buongiorno si vede dal mattino, i tifosi bianconeri possono stare tranquilli. La Juventus c'è e Andrea Pirlo si è presentato con un bel biglietto da visita: una partita giocata in modo convincente e una larga vittoria contro la Sampdoria, nel primo impegno ufficiale del nuovo campionato. "Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, peccato non aver fatto qualche gol in più – ha spiegato il tecnico della Juventus – Nel secondo tempo siamo calati ma siamo stati bravi a gestire. Sapevamo che era una partita difficile. Il rapporto con i giocatori? È importante avere un dialogo con tutti. Sono stato calciatore fino a qualche anno fa e mi piaceva parlare con l'allenatore. Abbiamo instaurato questo rapporto e speriamo possa proseguire".

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La filosofia di Pirlo

Sul futuro della sua squadra, e soprattutto sugli spunti che potrebbe prendere dai grandi tecnici che lo hanno allenato, Andrea Pirlo ha poi dimostrato di avere un'idea ben chiara in testa: "Ci vorrà tempo per mettere in campo i modi di giocare, ma non farò un copia e incolla dei grandi allenatori. Non abbiamo avuto tempo per preparare le gare, perché i ragazzi sono stati via con le nazionali e abbiamo fatto solo un'amichevole di 45 minuti con il Novara. Nonostante tutto, qualcosa si è già visto. È vero, ci mancano dei giocatori, ma vogliamo fare il meglio con quelli che abbiamo".

"Frabotta ha fatto un'ottima gara – ha aggiunto Pirlo – ho scelto il ragazzo dell'Under 23 senza problemi perché sa giocare, si è allenato bene. Non era un rischio. L'americano (McKennie, ndr) ha fatto una buona partita, può fare meglio perché ha fatto qualche errore, ma è la prima partita e si può perdonare". La chiusura l'ha invece dedicata a Cristiano Ronaldo: "Conosce il suo fisico e sa quando fermarsi – ha concluso l'allenatore bianconero – Ne abbiamo parlato, dipenderà da lui quando vorrà giocare. Quando arriveranno altri attaccanti, magari li vedrete in campo tutti insieme".

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