Pirlo e la giovane Juventus: età media della squadra abbassata di 3 anni
Andrea Agnelli aveva indicato la strada proprio nei giorni successivi alla rabbia e alla delusione del flop Champions League: la Juventus aveva una media età troppo alta per pensare che il ciclo potesse ancora durare nelle prossime stagioni senza alcun tipo di cambiamento. Così, il nuovo corso ha dettato subito l'inversione di trend e dopo qualche settimana di mercato la rosa è ringiovanita di circa 3 anni. Iniziando dal tecnico Andrea Pirlo al posto di Maurizio Sarri.
Giovani, entusiasti e bravi. La nuova Juventus parte da questo trittico richiesto prima ancora che da Pirlo, dalla dirigenza. Così una media generale che sfiorava i 30 anni, oggi è scesa a 27 e promette di calare ancora se dovessero arrivare altri innesti previsti dalle priorità di mercato che avvicinerebbero i bianconeri alle medie dei migliori club d'Europa. Come il Lione – che ha eliminato i bianconeri – o il Bayern Monaco e il Psg che sono stati gli ultimi finalisti con una media di poco superiore ai 25 anni.
Dopotutto il calcio professato dal Maestro è votato alla corsa, al recupero, al possesso, all'imposizione di gioco e ritmo. Tranne qualche eccezione di rito (Bonucci, Chiellini, Cristiano Ronaldo) non c'è spazio per gli over 30. Lo sa benissimo Miralem Pjanic (30 anni) così come Higuain (32) o Matuidi (33) . Così come lo saprà anche Khedira (33 anni) prossimo alla partenza.
Se si guarda alla carta di identità di chi è arrivato, invece, tutto cambia: c'è Kulusevski talento di 20 anni, Arthur 24enne di prospettiva, così come McKennie americano classe 1998 che va ad abbassare la quota età generale insieme a Felix Correia, diciannovenne in rampa di lancio. Certo, ci potrebbero essere arrivi d'esperienza (Dzeko è alle porte, Suarez l'alternativa di lusso) ma ciò non cambierà il trend votato a consegnare ai propri tifosi un gruppo più giovane e di prospettiva.
