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Pirlo debutta nella Kings League con una punizione terrificante: “Madre de dios, trema tutto”

L’ex campione del mondo ha debuttato nella Kings League regalando spettacolo coi suoi tocchi da ‘maestro’. Piqué è rimasto a bocca aperta: “Il suo tiro è stato fenomenale”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il momento in cui Andrea Pirlo batte la punizione (quasi) perfetta in Kings League.
Il momento in cui Andrea Pirlo batte la punizione (quasi) perfetta in Kings League.

La qualità non si perde mai. Andrea Pirlo ha debuttato nella Kings League con la maglia blaugrana del Jijantes Fc e ha mostrato che a 44 anni, dopo aver smesso di giocare al calcio un lustro fa, talento e tocco di palla sono intonsi, gli stessi di sempre. Gli manca un po' di fiato ma averlo in squadra fa parte di quelle antiche certezze che si legano a uno dei vecchi adagi che ne hanno scolpito la personalità oltre alla classe: passargli la palla era come metterla in banca.

Cambi di direzione improvvisi, passaggi filtranti, stop con la palla che resta incollata al piede, l'occhio che vede uno spazio mentre vedono il nulla e la palla che va lì dove il piede e il cuore la dirigono, il modo di calciatore che è per pochi eletti: nella serata spagnola l'ex campione della Juventus e della Nazionale ha rispolverato un po' di numeri del suo repertorio e li ha concessi alla platea virtuale che lo ha seguito in diretta streaming su Twitch. Un evento nell'evento, tant'è che è stato Gerard Piqué (deus ex machina del trofeo assieme allo streamer Ibai Llanos) ad attendere Pirlo all'arrivo per omaggiarlo come si fa a una star del pallone del suo calibro.

Parabola stupenda, portiere superato ma la sfera s'infrange sulla traversa.
Parabola stupenda, portiere superato ma la sfera s'infrange sulla traversa.

L'apoteosi c'è stata al momento dell'ingresso in campo: molto bello il pasillo de honor che gli è stato dedicato. Poi, messe da parte le amenità del cerimoniale, Pirlo s'è calato ancora una volta nei panni del ‘professore' che in mezzo al campo dirige calcio alla sua maniera. E fa nulla che la sua squadra abbia perso 4-3, la polvere di stelle che ha lasciato dietro di sé ha coperto anche quel risultato che è mera statistica ma non scalfisce la magia delle sue triangolazioni.

Mancava solo la ciliegina sulla torta: un suo gol. Poco c'è mancato che non arrivasse grazie alla sua specialità, la ‘maledetta': quel calcio di punizione che è trucco da prestigiatore, mescola capacità balistiche e prodezza tecnica, non ti dà scampo se la palla prende il giro giusto. Tutti da gustare quei pochi secondi durante i quali l'ex calciatore ha incantato il pubblico inventando una traiettoria quasi perfetta: avrebbe meritato il gol, ha centrato l'incrocio dei pali con il portiere che mai sarebbe riuscito a deviare la sfera considerati velocità e precisione del tiro. "Madre de dios…", dice il telecronista che preso dall'enfasi aggiunge: "La traversa sta ancora tremando".

A fine match Piqué è stato prodigo di complimenti verso l'ex campione del mondo. "Andrea ha dimostrato di non aver perso il tocco – le parole dell'ex difensore catalano e della Spagna -. Il tiro che ha colpito la traversa è stato fenomenale. Anche se hanno perso, penso che Jijantes abbia vissuto un'esperienza indimenticabile con Pirlo in campo".

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