Pirlo a rischio esonero in caso di mancata qualificazione della Juventus alla Champions
Avanti con Andrea Pirlo, ma con calma. La Juventus ha rifiutato ogni processo, al momento, così come ha rigettato al mittente le accuse di crisi. Davanti al ko interno contro il Benevento, di fronte all'eliminazione in Champions League, ai -10 punti dall'Inter capolista, il club bianconero prosegue per la propria strada. In estate si era scelta la guida tecnica di Andrea Pirlo, oggi si prosegue con lo stesso principio: vietato cambiare in corsa. Poi, a palla ferma e risultati alla mano, si vedrà.
Dunque, il tecnico bianconero ha ancora la fiducia del club, ribadita nell'immediato post Juve-Benevento. Un ombrello aperto dalla società nei confronti del proprio allenatore e della scommessa lanciata non più tardi di sette mesi fa quando si decise per il cambio in panchina, congedando dopo una sola stagione Maurizio Sarri e aprendo le porte ad Andrea Pirlo, debuttante speciale con l'onore e l'onere di mantenere alti i colori juventini.
Oggi, l'obiettivo è raggiunto in parte. In una minima parte, ma la stagione deve ancora concludere il proprio cammino e i conti si tireranno solamente a fine campionato. Sul piatto c'è l'amarezza dell'ennesima brutta esclusione dalla Champions, un campionato che appare compromesso, gioco e idee che appaiono confusi. Dall'altro, una finale di Coppa Italia (che potrebbe dare l'accesso ad un ‘altra Supercoppa), la qualificazione nella prossima Champions League, un rinnovamento in pieno sviluppo.
Per nome e voce di Fabio Paratici, la Juventus ha ribadito fiducia verso il proprio allenatore, preservandolo da tormentoni di successione in corsa, difendendolo dalle critiche. Ma è una fiducia forzatamente a tempo e figlia dei risultati che arriveranno. Andrea Pirlo è chiamato a dare riscontro garantito: dovrà portare la Juventus in Champions League, condizione indispensabile per la conferma. Un traguardo tutt'altro che certo con la sfida a Milan, Atalanta, Napoli, Roma per i tre posti rimanenti.
Un obiettivo minimo, che potrebbe dare altro credito a Pirlo ma che non gli conferirebbe una fiducia automatica. In casa Juventus storicamente si rifiutano i ribaltoni improvvisi e improvvidi, tutto è analizzato nei minimi dettagli, valutando pro e contro. Oltre ai risultati, sulla bilancia bianconera saliranno altri elementi che verranno soppesati: la gestione della rosa, l'espressione del gioco in campo, le considerazioni dei senatori, le possibilità economiche per un avvicendamento. Tutto potrebbe essere cancellato nei prossimi due mesi: ma non basterà vincere, servirà convincere.