Piqué si ritira, cosa c’è dietro la sua decisione: il video d’addio nasconde un messaggio sul futuro
L'annuncio del ritiro di Gerard Piqué ha avuto un grande impatto nel mondo del calcio. Il difensore centrale del Barcellona ha raccontato, attraverso un video sui social network, che sabato 5 novembre giocherà la sua ultima partita al Camp Nou e con la maglia catalana. La decisione non si basa solo su questioni sportive perché ci sono anche alcuni dettagli che lo hanno portato a prendere la decisione di fermare la sua carriera da calciatore all'età di 35 anni.
Con un contratto fino al termine della stagione, Piqué ha spiazzato tutti con l'annuncio del suo addio al calcio giocato: in tanti si aspettavano che questo momento sarebbe arrivato a fine anno ma tanti fattori hanno determinato questa scelta. E non sono solo di natura prettamente calcistica.
Il rapporto con Xavi, quando è tornato da tecnico al Camp Nou, non è mai decollato del tutto e con tutti a disposizione Piqué è spesso finito in fondo alle gerarchie del tecnico. Un segnale piuttosto chiaro.
Dal gennaio 2018 Piqué è diventato uno dei giocatori più pagati della storia del club con la somma di 142 milioni di euro lordi ma ha ridimensionato parte di quel reddito durante la pandemia. Tuttavia, il ritorno alla presidenza di Joan Laporta ha causato alcuni cambiamenti sotto questo aspetto perché ha cercato di alleggerire il tetto salariale.
Dopo il suo ritiro, il club dovrebbe avere meno problemi anche sul prossimo mercato invernale e potrà investire per migliorare la sua rosa, nonostante la situazione economica del Barça sia sempre al centro di grandi discussioni.
Come anticipato, non solo il calcio ha influito sulla sua scelta. Alcune conversazioni con Luis Rubiales, presidente della RFEF, sono stati resi pubblici e hanno mostrato un conflitto di interessi piuttosto importante per il calciatore: la Federcalcio spagnola ha negoziato una commissione di 24 milioni di euro con la Kosmos, la società di eventi sportivi guidata dal difensore del Barcellona, per trasferire la Supercoppa spagnola in Arabia Saudita. Una vicenda che in Spagna è scoppiata qualche mese fa ma fa ancora molto discutere, ma non si tratta dell'unico caso visto che nel mirino c'è anche l'organizzazione della Coppa Davis del 2019.
Anche per questo motivo è stata approvata la "nueva Ley del Deporte", che include una clausola che sembra riferirsi al giocatore spagnolo e ai suoi legami con il Rubiales. Nel testo è stata inserita una variazione che impedisce ad un atleta ancora in gara di intrattenere rapporti commerciali con una federazione e un campionato a cui è probabile che partecipi. Questo vorrebbe dire che oggi la società di Gerard Piqué, la Kosmos, non avrebbe più potuto collaborare con la RFEF per nuove operazioni come quella della Supercoppa di Spagna in Arabia.
Manco a dirlo la legge, voluta dal Grupo Popular e appoggiata da PSOE e Podemos, è stata approvata proprio nel giorno dell'annuncio di Piqué. Ora, con il suo addio ufficiale al calcio, Gerard potrà continuare a fare questo tipo di attività.
Il calciatore ha annunciato il suo ritiro, suscitando una grande sorpresa tra i tifosi spagnoli e gli appassionati di tutto il mondo, e lo ha fatto un vero e proprio messaggio d'amore per il suo club e i suoi tifosi: "Ora che i sogni di quel bambino si sono avverati, voglio dirvi che è ora di chiudere questo cerchio. Ho sempre detto che dopo il Barça non ci sarebbero state altre squadre, ed è così che sarà. Questo sabato sarà la mia ultima partita al Camp Nou".
Alla fine del video, però, si cela un'immagine che in tanti hanno interpretato come un messaggio: Piqué che fissa il palco presidenziale del Camp Nou sembra una dichiarazione per il suo prossimo futuro, ovvero correre per diventare presidente alle elezioni del 2024. Ad un certo punto dice "tornerò…", ma adesso bisognerà attendere e capire solo se e quando accadrà.