Piqué lascia tutti a bocca aperta alla Kings League: “Mocciosi viziati, faccio ciò che voglio”
Paradossalmente Gerard Piqué sta facendo parlare più di sé adesso rispetto a quando giocava. Questo non solo grazie agli strascichi della turbolenta rottura con Shakira, ma anche per la Kings League. La competizione che ha conquistato in breve tempo un grande seguito, vede sfidarsi in un torneo di calcio a sette, importanti personalità del mondo dello sport e popolari streamer e influencer. Un format rivoluzionario che si è ritagliato uno spazio importante anche sulle piattaforme social, e in cui non mancano le polemiche. L'ultima ha visto protagonista proprio il fondatore Piqué che ha perso letteralmente la pazienza, lasciandosi andare ad un vero e proprio sfogo.
Tutto è iniziato in occasione della partita Rayo de Barcelona – Anniquiladores, in cui una decisione dell'ex Barcellona e Manchester United ha sollevato un polverone. Quest'ultimo infatti, su indicazioni e pressioni di Spursito uomo simbolo del Rayo, ha deciso ad un certo punto che si dovesse ripetere una fase di gioco in quanto un giocatore di Anniquiladores non aveva messo bene il pallone a terra durante le rimesse dal fondo come previste dal regolamento. Regolamento che però prevede che le decisioni degli arbitri in campo siano definitive.
Su questo hanno fatto leva le proteste del Rayo, uscito poi sconfitto, che nel gruppo Whatsapp dove ci sono tutti i presidenti dei club e i vertici del torneo si è scatenato. A quel punto Piqué ha deciso di cancellarsi dalla chat, come mostrato anche in uno screen circolato poi sul web. La furia del numero uno della Kings League per le polemiche si è manifestata a più riprese, con la minaccia poi di non presentarsi nel classico appuntamento After Kings, in cui in diretta streaming si commentano le partite.
E invece poi Piqué ha cambiato idea, e si è presentato eccome in studio dando sfogo a tutta la sua frustrazione. Il presidente con un intervento perentorio, si è scagliato contro tutti dicendosi disgustato dall'atteggiamento di alcuni dei protagonisti del torneo definiti "mocciosi viziati che non sanno comportarsi". Un intervento in tackle molto duro, con l'ex nazionale spagnolo che, pur sottolineando la necessità di chiarire alcuni aspetti del torneo, ha poi ribadito la sua libertà nel fare tutte le modifiche che vuole al format e ai regolamenti: "Posso fare quello che voglio e se voglio ripetere la partita posso farlo. Siete dei privilegiati e voglio rispetto per tutti quelli che compongono la Kings League"
L'importante però per Piqué è stato sottolineare che non c'è la volontà di favorire qualcuno, in un campionato che non è come quelli di calcio tradizionali: "Agiremo quando viene applicato un normale errore. Farò sempre ciò che è meglio per il campionato, che nessuno pensi che vogliamo avvantaggiare l'uno o l'altro, non è così". Di fronte ai presidenti delle varie squadre, che al netto di espressioni perplesse non hanno proferito parola poi Piqué ha chiosato: "Sono venuti con minacce di lasciare la competizione, dico loro, ecco la porta. Ci siamo divertiti e non succede niente. Vai via con la tua squadra E basta. Ma non vogliamo più minacce, perché non le permetteremo e chi lo farà se ne andrà".