Piqué è un fiume in piena dopo Barcellona-Bayern: “Qui va cambiato tutto. Se serve, me ne vado”
Se da anni Leo Messi è il leader tecnico del Barcellona, Gerard Piqué ne è senza alcun dubbio il leader carismatico. Non a caso è stato lui a presentarsi ai microfoni dopo la disfatta in Champions League contro il Bayern Monaco. Un 2-8 che resterà nella storia come una delle pagine nere della storia del Barça e che non può non avere conseguenze nel breve termine.
È questo il pensiero del difensore, uno dei nomi principali della fronda interna allo spogliatoio che da mesi è in aperto contrasto con il presidente Bartomeu e auspica un cambio al vertice. Adesso più che mai, come ha fatto capire chiaramente al termine dell'incontro.
"Non so se è la fine di un ciclo. Abbiamo toccato il fondo e dobbiamo cambiare su tutti i livelli, non solo i giocatori. Siamo arrivati al punto di non ritorno, non stiamo facendo un buon cammino e i risultati lo dicono. Lo si vede già da anni in Champions e anche nella Liga, indipendentemente da giocatori e allenatori. Questa è la dura realtà, siamo arrivati ad un punto in cui non c'è più molto da fare".
Parole chiare, pronunciate in diretta tv a beneficio di tutti e dirette evidentemente a Bartomeu. Una presa di posizione che assume ancora maggior valenza nel momento in cui Piqué arriva a mettere in discussione la sua stessa presenza all'interno del Barça, qualora un passo indietro possa aiutare in qualche il modo il club a progredire rispetto alla situazione attuale.
"Quella di oggi è una prestazione inaccettabile, una partita orribile. Una vergogna per il Barcellona. Va cambiata la struttura del club. Se serve me ne vado, sarei il primo ad andarmene. Quello che conta è cosa è meglio per il Barcellona".
Una provocazione, chiaramente, ma Piqué lo dimostra con le parole e con la disponibilità ad un gesto estremo. Il bene del Barcellona è supremo rispetto a qualsiasi altra cosa.