Piqué contro l’Inter sembra un ex calciatore: si addormenta su Barella e regala una posa comica
Tra i protagonisti in negativo del match di Champions League tra Barcellona e Inter finito con un 3-3 che sa di sconfitta per i catalani c'è uno dei senatori della squadra blaugrana autore di una prestazione poco convincente al Camp Nou. In tutti i tre gol realizzati dai nerazzurri infatti il 35enne difensore spagnolo Gerard Piqué non è stato impeccabile dando così adito ai detrattori che da tempo gli contestano di non essere più né fisicamente né per carisma quel giocatore che ha dominato l'Europa e il Mondo con il Barça dei fenomeni e la tikitakeggiante Spagna della scorsa decade.
È lui infatti il protagonista della rete che ha dato il via alla riscossa nerazzurra siglato da Barella in avvio di ripresa. Sul lancio in profondità di Bastoni infatti Piqué si lascia scavalcare dal pallone convinto che alle sue spalle non vi fosse nessun avversario e che il suo portiere Ter Stegen potesse controllare agevolmente la situazione. A evidenziare chiaramente l'errata lettura da parte del centrale del Barcellona è il fatto che prima ancora che il pallone lo sorvoli allarghi le braccia (regalando una posa comica diventata immediatamente base per i meme sui social network) per segnalare di avere la situazione sotto controllo e chiamare la comoda uscita dell'estremo difensore tedesco.
Peccato che alle sue spalle fosse arrivato invece Niccolò Barella che, dopo aver bruciato nello scatto un disattento Gavi, ha controllato la palla e con una potente conclusione ha fulminato Ter Stegen riportando in parità il risultato rianimando così un'Inter in apparente difficoltà tanto che poi, sfruttando la serata nera del difensore catalano e dei suoi colleghi di reparto, è riuscita a portarsi in vantaggio per ben due volte venendo ripresa in entrambe le occasioni dalle marcature di Lewandowski.
Nei minuti di recupero un altro errore di Piqué (che si è fatto soffiare il pallone da Lautaro Martinez) ha offerto la chance del gol vittoria ai nerazzurri con Asllani che però, a tu per tu con Ter Stegen, si è fatto ipnotizzare dall'estremo difensore tedesco. Gara da dimenticare dunque per Piqué rispolverato da Xavi solo dopo gli infortuni di Araujo, Christensen e Koundé e che, anche contro l'Inter, ha dimostrato che la carta d'identità non mente e che adesso è un giocatore lontano anni luce dalla versione che per molti anni lo ha reso uno dei migliori difensori del mondo.