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Piquè contro i vertici del Barcellona: “Fatte scelte assurde, Messi merita il nome del nuovo stadio”

Gerard Piquè attacca apertamente la dirigenza del Barcellona e lo fa in una lunga intervista al quotidiano catalano La Vanguardia: “Fatte scelte assurde, come assurdo è che il club abbia speso denaro per criticarci. Illogico è l’esonero di Valverde” “. Sul caso Messi il difensore spagnolo ha affermato: “Scioccante, Leo merita tutto: il nuovo stadio dovrebbe portare il suo nome”.
A cura di Vito Lamorte
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“Ho chiesto a Leo di sopportare, il Camp Nou deve portare il suo nome. Messi si merita tutto". Gerard Piquè è un fiume in piena nell'intervista rilasciata al quotidiano catalano La Vanguardia e gli argomenti più riguardano il caso Messi, nel quale la sua posizione è apertamente a favore del fuoriclasse argentino e contro la società, e proprio il caos che regna all'interno del club catalano. In merito alla situazione dell'argentino e alla sua richiesta di essere ceduto il difensore del Barça ha affermato: "In quei giorni non ho parlato molto con lui, era un argomento molto personale. Ma ricordo di avergli mandato un messaggio dicendo ‘un anno e poi arriverà gente nuova’. Parliamo di un calciatore che è qui da 16 anni, sei obbligato a trovare un accordo con lui. Come può essere che il miglior calciatore della storia una mattina si alza e decide di inviare un fax perché sente che non lo stanno ascoltando? È una cosa incredibile. Il nuovo stadio del Barça deve prima chiamarsi Leo Messi e poi avere il nome dello sponsor".

Piqué contro la società: Fatte scelte assurde

Piquè è un fiume in piena contro la società, che attacca in maniera aperta a partire dal Barçagate e della I3 Ventures, società assunta per creare e gestire una serie di account social volti a screditare alcuni dei principali protagonisti del club; ("È una cosa assurda che il club abbia speso denaro per criticarci. Ed è molto doloroso che chi ha ideato quella campagna stia ancora lavorando per il Barcellona") e ha proseguito criticando la scelta di licenziare Ernesto Valverde a metà stagione: "Non mi è sembrato coerente esonerare l’allenatore a metà campionato mentre era primo in classifica e dopo che aveva vinto i due precedenti".

Il calciatore di classe 1987 ha parlato dell’allontanamento delle leggende del club che sono andate via negli anni scorsi ("Mi sorprende che gente come Guardiola, Xavi, Puyol o Valdés non sia al Barcellona. Sono persone che devi tenere sempre vicine, sono parte della storia del club") e a chi imputava ai giocatori di avere troppo potere nel club blaugrana ha risposto in maniera netta: "Se in qualche momento i calciatori hanno avuto troppo potere è perché altri non hanno voluto averlo”. 

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