Pioli torna a casa e trova una sorpresa beffarda: “Le ho portato l’unico premio che vincerà quest’anno”
Quando Stefano Pioli è tornato a casa ad attenderlo ha trovato un "premio speciale", il Tapiro d'Oro. Porta a casa l'unico ‘trofeo' della stagione, gli dice con una battuta beffarda l'inviato di Striscia la Notizia, Valerio Staffelli. Il tecnico del Milan, che ha perso il derby in semifinale di Champions League (dopo quelli in Supercoppa italiana e gli altri due in campionato) senza segnare, sta al gioco e incassa. Non può fare altro. Bisogna saper vincere e anche perdere, lo fa accettando le critiche nella consapevolezza che la sua squadra s'era già spinta oltre ogni più rosea aspettativa
"Le ho portato l’unico premio che vincerà quest’anno" – dice Staffelli mentre l'allenatore rossonero abbozza un sorriso ed evita risposte indiscrete, dettate dalla delusione e dall'adrenalina che è ancora in circolo. In cuor suo sa che non ha molto a disposizione per riprendersi in fretta. Incombono il campionato e una classifica che vede attualmente il ‘diavolo' fuori dalle prime quattro posizioni.
Sampdoria e Verona in casa, trasferta a Torino con a Juventus sono i prossimi appuntamenti in calendario da giocare col fiato sul collo della Roma e attendendo le proporzioni della possibile, nuova penalizzazione inflitta ai bianconeri dalla Corte d'Appello Federale. Serve fare punti per evitare un esito ancora più disastroso: restare fuori dalla Champions che sarebbe esiziale per i programmi futuri e per il mercato.
"Qualcuno della squadra l’ha delusa?", insiste Staffelli. Pioli risponde con molta sincerità, lo aveva già fatto respingendo con decisione un'affermazione di Costacurta ("non è corretto parlare così") sulla determinazione mancata alla sua squadra rispetto all'Inter. "Abbiamo dato il massimo. Quando vai così in alto e poi cadi ti fai ancora più male". Passo e chiudo. Altro è meglio non dire.
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Il percorso fatto finora lascia questo dilemma nella testa dei rossoneri. È certo lusinghiero aver sfiorato la finale di Champions (chi l'avrebbe mai immaginato?) ma resta il rammarico per una stagione con molte (altre) ombre e poche luci.
"Siamo mancati solo nei primi quindici minuti dell'andata. Abbiamo provato ad essere competitivi in due competizioni – ha ammesso a caldo, martedì sera – ma uscendo in semifinale è normale essere delusi e i rimpianti sono soprattutto per il campionato. Dobbiamo finire bene, non possiamo finire una stagione solo con negatività".