Pioli si affida a Ibrahimovic e lo convoca per Milan-Torino: rientra 9 mesi dopo l’ultima partita
L'attesa è finita per il Milan: Zlatan Ibrahimovic sarà convocato per la sfida dei rossoneri contro il Torino. Un appuntamento importante per la squadra di Pioli che si aspetta dalla squadra una reazione forte dopo l'ultimo ko nel derby e in generale l'inizio assolutamente da incubo in questo 2023. La presenza dello svedese perla gara contro i granata è fondamentale anche a livello di compattezza dello spogliatoio. Una riflessione fatta proprio da Pioli nel corso della conferenza stampa odierna in cui ha di fatto annunciato la presenza di Ibra nell'impegno di domani. Lo svedese non gioca una partita dallo scorso 22 maggio 2022, una data indimenticabile per i rossoneri dato che coincide con lo Scudetto vinto dal Milan lo scorso anno.
Dopo quella partita contro il Sassuolo a Reggio Emilia infatti, Ibrahimovic fu costretto a operarsi al legamento crociato annunciando di fatto il suo ritorno in campo direttamente nel 2023. A gennaio però il suo rientro in gruppo è stato graduale. Ibrahimovic ha alternato infatti un lavoro tra campo e palestra mentre la squadra si sgretolava tra una sconfitta e l'altra con tanto di 19 gol subiti. L'attaccante svedese avrà però un ruolo diverso contro il Torino e difficilmente riuscirà a scendere in campo per qualche minuto, come sottolineato da Pioli: "Sta meglio, l'autonomia è quasi nulla perché ha fatto un mezzo allenamento e la rifinitura di oggi".
In effetti quello subito da Ibrahimovic non è stato un intervento normale: gli è stato ricostruito il legamento crociato anteriore con rinforzo laterale e riparazione meniscale. Pertanto la lunghissima prognosi di circa 7-8 mesi ha garantito al giocatore di poter recuperare al meglio senza necessariamente forzare i tempi. Ma ora Pioli ha bisogno di lui. "Il suo ruolo è di grande motivatore e grande giocatore – ha detto l'allenatore del Milan proprio in conferenza stampa – Domani sarà con noi perché ha voglia di stare con noi". Quello dello svedese infatti sarà più che altro un ruolo di motivatore che mai come in questo momento è di grande importanza nel Milan. Perdere un'altra partita o anche solo pareggiarla, potrebbe seriamente mettere a rischio al panchina di Pioli che in questo 2023 sembra aver totalmente perso il controllo della sua squadra.
Ibrahimovic avrà dunque il duplice compito di riuscire a caricare la squadra dallo spogliatoio alla panchina e magari con il passare dei giorni, provare anche a forzare un po' cercando di ritrovare la condizione necessaria quantomeno per restare in campo un'ora. Lo scorso anno, proprio nella stagione dello Scudetto, lo svedese fu fondamentale soprattutto dal punto di vista emotivo dato che riuscì a segnare solo 8 gol in 23 partite. Insomma, rivedere già solo Ibra in panchina significa molto per il Milan e per Pioli che sa benissimo quale sia la sua importanza. "Sto bene, sto seguendo il mio protocollo – aveva detto in una recente intervista a Sky – Negli ultimi sei mesi stavo davvero male, ho deciso di operarmi per la mia salute, non per giocare e tornerò quando starò bene. Non voglio camminare in campo o giocare perché mi chiamo Ibra".