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Pioli scopre un nemico in più, il calendario: “Giocare allo stesso orario sarebbe più giusto”

Al tecnico del Milan alla vigilia della sfida contro il Torino, non piace la programmazione delle gare: “Per lo scudetto serve la mentalità vincente, ma anche giocare tutti insieme…”
A cura di Alessio Pediglieri
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Stefano Pioli sta preparando al meglio la partita contro il Torino che chiuderà il palinsesto domenicale con l'appuntamento per il posticipo serale delle 20:45. Quando avranno già giocato le loro gare le due dirette concorrenti per lo scudetto, l'Inter e il Napoli. Una situazione che non piace all'allenatore rossonero che non accampa scuse ma evidenzia quanto il Milan spesso si ritrova a dover disputare i propri incontri con la pressione dei risultati già acquisiti dagli altri.

Nessun alibi, perché Pioli ci crede allo scudetto. A tal punto da ricordare che qualche mese fa nessuno osava pronunciare quella parola accoppiata al Milan. Oggi, il Milan è il primo in classifica anche al netto dei recuperi (vedi Bologna-Inter) e dunque, guarda dall'alto verso il basso tutti, con merito. Però, davanti alla lotta serrata con i cugini nerazzurri e il Napoli di Spalletti, ogni elemento può fare la differenza e i particolari assumono una rilevanza fondamentale.

Per questo, nella conferenza stampa della vigilia, il tema calendario torna prepotente. Un argomento già osteggiato nel corso della stagione da diversi allenatori che non hanno pienamente gradito sia lo ‘spezzatino' di partite dal venerdì al lunedì, sia la gestione degli orari e degli incastri, creando più di uno scompenso. Anche in questa ultima fase di stagione, il tema ritorna: Inter, Napoli e Milan si stanno contendendo uno dei più combattuti tricolori degli ultimi anni e nessuno ha intenzione di mollare, facendo pesare tutto. Come il palinsesto su cui si sofferma Pioli.

"Se vuoi vincere lo scudetto, devi avere una mentalità vincente… ma giocare allo stesso orario sarebbe la cosa migliore. Ritengo che sarebbe corretto che tutti giocassimo allo stesso orario, anche se giocare prima o dopo non fa la differenza decisiva. Bisogna fare tanti punti, vincere le partite e non pensare alle precedenti". Però, in occasione delle 13 gare del girone di ritorno, l'Inter ha giocato 9 volte prima del Milan e le statistiche e i numeri sono importanti. Come lo stesso Pioli evidenzia: "I grandi numeri dicono sempre qualcosa e siamo consapevoli che dobbiamo migliorare nella fase realizzativa e conclusiva negli ultimi 20 metri. Abbiamo cercato di lavorare con ancora più precisione ed efficacia. Poi magari contro il Torino basteranno tre tiri per fare tre gol…"

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