Pioli rispolvera la questione del tempo effettivo dopo Roma-Milan: “Mamma mia! È difficile così”
"Mamma mia! È difficile così". Stefano Pioli tira un sospiro di sollievo, il Milan ha strappato un punto alla Roma in pieno recupero, all'ultimo assalto. Nella corsa alla Champions cambia pochissimo, gli equilibri restano molto delicati e, dovessero restare così le cose, la classifica avulsa rischia di fare la differenza nella determinazione del lotto di squadre in corsa per le prime quattro posizioni.
All'Olimpico il ‘diavolo' ha rischiato di perdere lo scontro diretto al 94° (Abraham), tre minuti più tardi vi ha posto rimedio con una rete provvidenziale (Saelemakers) alla quale restare aggrappati. Mourinho dice che si tratta di due punti persi, il tecnico del Milan conferma. "È così anche per noi".
Il match è stato molto intenso dal punto di vista agonistico, trovare spazi nell'organizzazione tattica della Roma è stato impossibile. Leao non ha mai avuto metri davanti a sé per accendersi all'improvviso, lo ha fatto solo una volta a tempo quasi scaduto servendo l'assist decisivo per l'1-1. Per il resto si è trattato di una gara tutta lacrime, sudore e sangue.
"È stata una partita strana – le parole del tecnico milanista a DAZN -, 106 minuti giocati, 49′ effettivi… Mamma mia! È difficile così… è difficile avere ritmo e fare gioco. Ci sono state troppe pause e questa cosa non ti permette di esprimerti. Il fatto che ci abbiamo creduto fino alla fine dimostra che siamo uniti".
Non c'è sosta, tra campionato (si torna subito in campo per il turno infrasettimanale) e semifinale di Champions contro l'Inter le prossime settimane prosciugheranno energie fisiche e mentali. Come si affronta una situazione del genere? Pioli pone l'accento anche su questo aspetto.
"Compresa la partita di oggi – aggiunge Pioli, dando uno sguardo al calendario – ne disputeremo sette in ventuno giorni. Ecco perché bisogna pensare una gara alla volta. Il sogno Champions è nel cassetto e lo tireremo fuori al momento opportuno. Questa settimana è cominciata benino, ma ora abbiamo la Cremonese e poi tutte le altre.Se vogliamo arrivare fra le prime quattro bisogna accelerare di più".
