Pioli racconta la reazione del Milan: “Ho visto i giocatori non soddisfatti”
Il Milan sbatte sulla sfortuna, rallenta la sua corsa e alimenta i sogni di sorpasso delle inseguitrici. Proprio come nella notte del suo debutto sulla panchina rossonera, l'incrocio con il collega Liverani si è rivelato un'altra volta indigesto per Stefano Pioli: fermato sul pareggio anche in occasione del suo esordio in casa con il Lecce dell'ottobre 2019. "È stata una serata storta – ha esordito il tecnico di fronte alle telecamere di Sky – Non abbiamo approcciato bene alla gara, siamo stati un po' molli, poi la gara si è fatta difficile. Potevamo fare gol prima, pareggiare prima, ma abbiamo avuto cuore e volontà e siamo riusciti a riprendere una gara difficile. La nota stonata sono gli infortuni, mi dispiace per Gabbia e Bennacer".
Il peso di Ibra e la firma sul contratto
"Due punti persi o uno guadagnato? Noi giochiamo sempre per vincere e abbiamo avuto anche le possibilità per farlo – ha aggiunto Pioli – Loro hanno fatto solo due tiri, ma sui entrambi i gol ci sono stati degli errori da parte nostra. Mi aspettavo un inizio più aggressivo, invece ci siamo allungati. Dobbiamo essere soddisfatti anche di questa prova, abbiamo dimostrato tenuta mentale e caratteriale ed è stato un passo importante per una squadra così giovane e con tante assenze importanti. Ibrahimovic? Con Zlatan siamo più forti, senza dubbio, ma la squadra ha creato tanto anche oggi. Abbiamo sempre fatto bene, con o senza di lui".
Durante il suo intervento dopo la partita, Stefano Pioli ha confermato di non voler pensare allo scudetto: "L'obiettivo dichiarato è migliorare il sesto posto dell'anno scorso, ma è chiaro che a oggi non firmerei per il quinto posto. La squadra è ambiziosa, ha qualità e se la può giocare alla pari con tutte. A livello di gioco, intensità e qualità siamo sempre stati all'altezza – ha concluso – Se firmerei per il secondo posto? Io l'unica cosa che firmerei in questo momento è un rinnovo di contratto".