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Pioli perde la testa con Cakir: il tecnico del Milan può pagare a caro prezzo un gesto a fine gara

Le parole amare di Stefano Pioli al termine della partita persa dal Milan contro l’Atletico Madrid, con cui il tecnico rossonero ha messo sotto accusa l’operato dell’arbitro Cakir, sono state solo la punta dell’iceberg della rabbia dell’allenatore a fine match. La ricostruzione di quanto è accaduto dopo il fischio finale può costargli cara.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il giorno dopo la dolorosa beffa del rigore segnato da Suarez al 97′ che ha dato all'Atletico Madrid la vittoria in rimonta sul Milan nel secondo match del girone di Champions League, i rossoneri si leccano le ferite di una classifica che li vede ultimi a zero punti, avendo perso anche la partita d'esordio a Liverpool. Adesso il doppio confronto col Porto diventa un giudizio inappellabile da cui tirare fuori il massimo dei punti, se si vuole continuare a fare strada nel massimo torneo continentale.

La rabbia rossonera ha un oggetto ben preciso, il 44enne arbitro turco Cuneyt Cakir, finito sotto accusa sia per l'espulsione di Kessié per doppio cartellino giallo – ma in quella circostanza l'ivoriano ci ha messo molto del suo con una condotta quanto meno incauta – sia soprattutto per il calcio di rigore concesso alla squadra di Simeone quando il match sembrava ormai destinato a terminare in pareggio. La decisione è apparsa errata, alla luce delle immagini che mostrano chiaramente come sia Lemar a toccare il pallone con la mano prima di Kalulu. Uno sfondone che in tempo di VAR non si comprende davvero come sia stato possibile non correggere con una agevole chiamata dalla sala apposita. Ed invece la decisione è stata confermata e Suarez ha fatto secco Maignan dal dischetto.

Comprensibile l'amarezza di Stefano Pioli ai microfoni nel dopo partita: "Non è stata una serata positiva da parte dell'arbitro e questo ci ha penalizzato. Sono state tante le situazioni che mi hanno fatto arrabbiare, non solo quelle relative all'espulsione e poi al rigore. Quando doveva decidere su situazioni metà e metà ha sempre fischiato contro di noi". Parole che svelano lo stato d'animo affranto del tecnico rossonero, ma che sono comunque meditate a freddo, dopo parecchi minuti dal fischio finale. Sul campo invece Pioli, preso dall'adrenalina del momento, si era fatto trascinare dalla rabbia, avvicinandosi pericolosamente a Cakir a partita finita per urlargli diverse cose a pochi centimetri dalla faccia. Poi gli aveva dato due tre pacche sulla spalla, dicendogli sarcasticamente "complimenti", prima di allontanarsi rimasticando ancora qualche altra frase, non certo di sincero apprezzamento per il fischietto turco. Le immagini sono molto chiare, ma non dicono tutto: adesso c'è da vedere cosa avrà scritto Cakir nel suo referto. Al danno della sconfitta, si potrebbe aggiungere anche la beffa di qualche sanzione per Pioli, oltre alla sicura squalifica di Kessié.

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