Pioli non è più on fire: terzo k.o. consecutivo in amichevole, Madueke spacca in due il Milan
Tre amichevoli, tre sconfitte: il Milan chiude il 2022 nel modo peggiore, finendo ancora una volta k.o. nel giro di pochi giorni. Prima lo scivolone con il Liverpool poi il replay contro l'Arsenal e adesso il tris con il PSV Eindhoven. Si tratta solamente di test con una rosa ridotta ai minimi termini eppure i rossoneri ritornano dall'Olanda con molte incertezze e un morale bassissimo anche dopo l'ultimo impegno prima della ripresa del campionato.
Segnali preoccupanti erano arrivati dalla campagna araba, alla Dubai Super Cup in cui il Milan aveva partecipato contro le squadre inglesi di Premier: un debutto negativo con l'Arsenal di Arteta, perdendo 2-1. Poi una sconfitta ancora più pesante, con il Liverpool di Klopp capace di rifilare 4 gol ai rossoneri. Uno in meno di quanto ha fatto venerdì sera il PSV che si è divertito sul fantasma milanista sceso in campo. Soprattutto tra i pali, dove la sensazione è che dietro a Maignan – ancora infortunato – non vi sia la serenità necessaria per potersi ripresentare in campionato senza qualche patema di troppo.
Stefano Pioli non si è mai scomposto, così come non aveva mai decantato gloria se non nel momento in cui il sogno tricolore si tramutava in realtà. E così, anche di fronte alle tre uscite amichevoli il profilo resta basso ma la squadra non è più "on fire", privata di quel furore agonistico che l'ha esaltata spesso anche oltre i propri limiti tecnici e di gioventù: in Olanda il PSV ha fatto tutto ciò che ha voluto, dal primo minuto al 90′. In vantaggio all'8′ con un colpo di testa preciso di Til, ci ha pensato Madueke a gettare il Diavolo all'inferno, con due gol fotocopia uno nel primo e uno nel secondo tempo entrambi da fuori area, creandosi lo spazio e bruciando Mirante due volte.
Proprio l'ex Roma è apparso un ostacolo tutt'altro che invalicabile e se Tatarusanu aveva difeso i pali contro l'Arsenal senza entusiasmare, la scelta di inserire Mirante sia con il Liverpool che con il PSV non ha dato responsi migliori. Ciò che preoccupa è la consapevolezza che Maignan resterà fuori ancora a lungo e senza una data certa di rientro, i due sostituti non appaiono di certo all'altezza delle aspettative. Se in porta è andato in scena il lato peggiore di serata è però anche nell'approccio e nella voglia di scendere in campo che il Milan ha tradito tutti i tifosi: lenti, stanchi, distratti.
I rossoneri si sono messi alla mercé di un PSV che si è permesso di ritagliarsi una serata di gloria facendo il minimo indispensabile nel migliore dei modi, con ordine e disciplina. Van Nistelrooy ha riproposto in attacco un Noni Madueke in grande spolvero, con la punta inglese che si è divertita e ha trovato la gioia di una doppietta personale che lo rilancia. Dopo un periodo tremendo, arrivando da quasi tre mesi di stop per un problema alla caviglia, il più giovane in campo (classe 2002) ha messo in fila tutti i suoi quasi pari età rossoneri: da Tonali ad Adli, da Kalulu a De Ketelaere, mostrando i suoi numeri migliori. Mentre il fuoco del Milan si spegneva ancor prima di iniziare a scaldarsi.