Pioli non dimentica: “Astori è il mio angelo, dietro i risultati del Milan c’è anche lui”
Sulla copertina del calendario 2020 del Milan, pronto per essere staccato dalle pareti di Milanello, c'è il volto rassicurante di Stefano Pioli: l'uomo che più di altri ha contribuito a riportare il club di via Aldo Rossi in vetta alla classifica e risvegliare la passione sopita del popolo milanista. Il tecnico rossonero, leader tranquillo di un gruppo che negli ultimi sei mesi ha stupito tutti, si è così concesso per un breve bilancio di fine anno davanti alle telecamere di Sky, durante il quale ha colto anche l'occasione per mostrare nuovamente il suo grande lato umano.
"Davide Astori, insieme a mio padre che ho perso l’anno scorso, sono due miei angeli custodi in più – ha spiegato il tecnico emiliano – Penso che in tutti questi bei risultati ci siano dietro anche loro". Colpito e scioccato dalla morte del difensore, del quale si è fatto tatuare sulla pelle iniziali e numero, Stefano Pioli ha dunque ricordato per l'ennesima volta quel ragazzo dai modi gentili ed educati, che proprio dal centro sportivo del Milan aveva spiccato il volo verso una brillante, ma purtroppo breve, carriera.
Pioli e la moglie rossonera
Apprezzato da tutti (in primis da Paolo Maldini e dai vertici del club) anche per l'educazione e la sensibilità con cui riesce a gestire al meglio i giocatori in rosa, Stefano Pioli ha poi ovviamente dedicato parole affettuose anche al club rossonero: "Per fortuna questo Milan non è una favola, ma è la realtà – ha aggiunto – A me piace molto la musica, ed è uscita una canzone in questo periodo dei Negramaro, si chiama ‘Contatto'. C'è una frase che dice ‘La vita che volevo è tutta qui. Gli amici che sognavo, proprio così'. Questo racchiude un po' il mio momento. Se il Milan fosse una donna sarebbe mia moglie. È l'amore della mia vita".