Pioli furibondo con l’arbitro Siebert, mai visto così: “Non parlo inglese ma mi ha capito”
Una partita fortemente condizionata da una decisione arbitrale dopo nemmeno 20 minuti di gioco e un'occasione di giocarsi la sfida alla pari con l'avversaria più forte del girone. Troppo per restare in silenzio al 90′ e così, Stefano Pioli – che per tutto il match ha pensato unicamente al Milan – ha scaricato tutta la propria rabbia sull'arbitro Siebert.
Una scena che ha mostrato l'amarezza del tecnico del Milan poi rimasto a discutere con il direttore di gara tedesco. Argomento, ovviamente, l'espulsione di Tomori al 18′ per fallo da ultimo uomo su Mount. Una decisione che ha lasciato in 10 il Milan e aperto le porte al successo al Chelsea prima in vantaggio sul conseguente rigore poi al raddoppio qualche minuto più tardi.
Il dispiacere di Stefano Pioli arriva sul diretto Milano-Londra, con due sconfitte che pesano tantissimo nella dinamica del girone ma di natura totalmente differente: se all'andata il 3-0 i Blues avevano messo sotto il Milan nel gioco, a San Siro tutto è stato deciso dall'arbitro verso il quale il tecnico rossonero non ha parole gentili: "E' stato un episodio davvero determinante, fate voi il vostro lavoro e giudicate, io ho detto quello che pensavo all'arbitro, non parlo nemmeno un inglese così fluido ma credo che abbia capito cosa avevo da dirgli".
Un Pioli che non infierisce oltre, perché la rabbia lascia spazio al rammarico: "Un dispiacere soprattutto per i nostri tifosi per non aver potuto regalare loro una gara importante. Avevo la sensazione che avremmo potuto fare una buona partita contro un avversario già forte e che non aveva necessità di giocare con un uomo in più". Ma la realtà è che adesso per il Milan tutto si dovrà decidere nelle ultime partite.
Il Girone si è complicato anche se il pareggio tra Dinamo Zagabria e Salisburgo è stato più che opportuno. Il Chelsea governa con 7 punti, davanti al Salisburgo a 6, quindi il Milan a 4: "Se dobbiamo restare in Europa dovremo dimostrare di meritarcelo andando a vincere le prossime due partite. Il destino è nelle nostre mani, dovremo riuscire a prendere tre punti a Zagabria poi giocarci il tutto per tutto qui a San Siro contro il Salisburgo".