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Pioli finisce la conferenza lasciando una risposta in sospeso: poi torna indietro, vuole dirlo

Il tecnico del Milan non risponde a una domanda ricevuta a margine della conferenza prima della partita col Sassuolo. “Non c’è bisogno di dirlo… avete capito”, si alza e se ne va. Poi arriva il chiarimento.
A cura di Maurizio De Santis
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Domani sera Stefano Pioli potrebbe non essere più l'allenatore del Milan e ritrovarsi esonerato a Capodanno. La partita di campionato contro il Sassuolo – bestia nera dei rossoneri a San Siro per le vittorie negli ultimi anni – è una sorta di bivio per l'esperienza del tecnico. Ha rischiato il posto già dopo il 2-2 acciuffato in rimonta e sul filo del recupero a Salerno, un altro scossone potrebbe essere fatale.

Eliminazione dalla Champions, infortuni e risultati altalenanti i capi d'accusa nei suoi confronti. Pioli sa già che la sentenza è stata già sancita. Se non gliel'hanno comunicata è solo perché da un lato il parere dei senatori dello spogliatoio e dall'altro la mancanza di alternative immediate hanno frenato la proprietà.

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Il suo 2023 si chiude con l'acqua alla gola e ha un attimo di esitazione quando in conferenza stampa gli viene posta la domanda fattagli da un tifoso attraverso il canale twitch. Se potesse tornare indietro, cosa cambierebbe di quest'anno che sta per chiudersi? La reazione del tecnico spiazza tutti: ascolta il quesito, resta in apparenza impassibile poi dà l'impressione di trattenersi e, prima di alzarsi senza rispondere pienamente, picchietta nervosamente le mani per qualche istante sulla scrivania. "Una c'è… ma non c'è bisogno di dirla secondo me… grazie", e va via di scatto.

A cosa si riferiva? In sala c'è chi prova a interpretare riferendosi agli infortuni (vero tallone d'Achille per la squadra soprattutto in questa stagione) oppure alla semifinale di Coppa andata male contro l'Inter che avrebbe spalancato la porta del big match col Manchester City. Fuochino…

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Sarà lo stesso Pioli poco dopo a spiegare quale fosse il suo pensiero: i cinque derby su cinque persi contro i nerazzurri tra campionato, Supercoppa italiana, Champions (andata e ritorno in semifinale) sono un tormento che si porta dietro. Ognuno di essi rappresenta in qualche modo un brusco risveglio, il capolinea di un percorso. E così quel "avete capito" che significava tutto e niente ha assunto ben altro valore quando ha chiarito che le scoppole coi nerazzurri sono (ancora) un nervo scoperto.

Domani sera al Meazza ci sarà il solito, numeroso pubblico che accompagna il Milan. Pioli spera di non deluderlo e a corredo del pre-gara col Sassuolo lascia una chiosa che è una mano tesa. "Abbiamo una tifoseria incredibile. Si contraddistingue soprattutto nei momenti delicati, ci sono sempre. Dobbiamo meritarci questa tifoseria e questo ambiente".

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